domenica 27 dicembre 2009

Luttwak, Bisanzio e gli Stati Uniti


Un interessante commento di Silvia Ronchey sulla Stampa, nel quale si denunciano le facili analogie di un abile venditore di se stesso [SGA].

Bisanzio, il volere e non potere dell'America d'oggi
La (discutibile) analogia proposta da Luttwak
di SILVIA RONCHEY, La Stampa, 27/12/2009

Supponiamo che la dirigenza strategica della maggiore potenza militare mondiale, dopo sette anni di iniziative belliche destinate a produrre esiti incresciosi, sia investita da un’ondata globale di discredito.
Supponiamo che un consulente strategico di questo governo, non necessariamente il più influente ma fra i più mediaticamente esposti e culturalmente duttili, pubblichi, per esorcizzare il danno, un saggio che sia insieme popolare e tale da incutere soggezione. Supponiamo che costui decida di parlare del presente attraverso il passato - tradizione consolidata tra i consulenti strategici, a partire da Machiavelli - e a questo scopo profonda una dottrina coltivata en amateur da decenni: un esercizio di erudizione di più di 500 pagine, in cui prenda a parlare non più dell’impero romano, su cui a suo tempo ha scritto un libro molto discusso, ma di un impero studiato da pochi e conosciuto da ancora meno: l’impero bizantino...

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