martedì 29 dicembre 2009

Tutto in una volta: una sintesi di ciò che rende fastidiosamente illegibile il manifesto

Una tripletta postmoderna e cognitivista di questo livello non capita tutti i giorni. A partire dalla titolazione: i tanto celebrati titoli del Manifesto sono spesso esempi di autoironia involontaria. La presento come mero indice di decadenza culturale. Ricordo che nei tempi pionieristici in cui internet iniziava la sua diffusione a livello di massa, "il manifesto" teorizzava il cyberpunk e prevedeva che la liberazione sarebbe arrivata dalla rete entro il decennio [SGA].

NELLA PRIGIONE DEL PRINCIPIO DEL PIACERE
Techno NICHILISTI
di Francesco Antonelli

Una libertà che ha il sapore dolceamaro della coazione al consumo. Un lungo e impegnato saggio di Mauro Magatti ripropone il secolare e talvolta conflittuale rapporto tra la tecnica e la formazione delle soggettività collettive alla luce di un capitalismo che ha elevato la comunicazione a medium delle relazioni sociali
Una delle più frequenti domande che ci poniamo sul cellulare o sul computer collegato ad internet, è se la continua «raggiungibilità» che consentono non abbia trasformato la vita in una continua ossessione. Similmente, a tutti, al termine di una... Leggi tutto (da domani)

TECNOLOGIA
L'insospettabile realpolitik della lotta al sistema
di Benedetto Vecchi


La tecnica come prigione. O all'opposto come veicolo di una liberazione dal regno della necessità. Sono ancora questi i poli dove si addensano gran parte delle riflessioni mainstream attorno al ruolo della tecnologia in questa grigia postmodernità... Leggi tutto (da domani)

RIVISTE
Dalla «network culture» alla geografia del lavoro precario

Il nuovo numero della rivista «Sociologia del lavoro» (Franco Angeli) ha un titolo decisamente programmatico: «Lavoro e produzione del valore nell'economia della conoscenza. Criticità e ambivalenze della network culture». Programmatico perché indica... Leggi tutto (da domani)

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