giovedì 29 aprile 2010

Il nuovo libro di Marco Belpoliti

Ovvero: come le emozioni fondamentali sono state mangiate dall'organizzazione industriale del consumo e della vita [SGA].

Marco Belpoliti, Senza vergogna, Guanda, Parma 2010

CI HANNO PORTATO VIA ANCHE LA VERGOGNA
MARCO BELPOLITI, STAMPA del 28/4/2010 a pag. 35
Un’emozione intrinsecamente sociale, che sembra scomparsa nella cronaca italiana recente: divorata dalla civiltà dell’immagine

Il tempo della vergogna è forse finito? Non passa giorno che uomini politici, affaristi, immobiliaristi, costruttori edili, banchieri, attrici, alti funzionari dello Stato vengano sbugiardati nelle loro affermazioni, messi alla berlina, esposti al pubblico ludibrio, senza che nessuno debba pentirsi di ciò che ha detto o fatto, rassegnare le dimissioni, ritirarsi a vita privata, o chiedere semplicemente scusa. Tutto resta eguale, come se quel sentimento, che per Brunetto Latini era «passione d’animo, e non è virtude», non li pervadesse, sino a spingerli a gesti estremi. Dal Giappone giunge invece la notizia che il conduttore di un treno superveloce, in ritardo di cinque minuti, si è tolto la vita per l’onta. Un gesto eccessivo, probabilmente, ma perfettamente simmetrico a quello che ha invaso la società italiana negli ultimi vent’anni...

1 commento:

latomm ha detto...

Un tempo esisteva la responsabilità che per sua natura è individuale. Le persone che sbagliavano erano ritenute responsabili di quanto avevano fatto e quindi più o meno colpevoli. Poi è arrivato il concetto che la società (?!) è all'origine di ogni deviazione individuale. Si è cominciato a dire "siamo tutti colpevoli" e il colpevole, responsabile individuale è sparito. Come poteva sopravvivere la "vergogna"?
Quello che gli arrivisti provano in mancanza del successo non ha niente a che fare con la 'vergogna'. Si tratta piuttoso di frustrazione o di senso di umiliazione o di ingiustizia. Questo tipo di vittimismo è sempre esistito, ora è solo più diffuso e più visibile poiché oltre la vergogna anche il pudore dei propri sentimenti e il riserbo sono scomparsi.