lunedì 31 maggio 2010

Secondo Piero Ostellino la Costituzione italiana è sovietica e illiberale. Un motivo di più per difenderla con le unghie e con i denti

Piero Ostellino si sente l'unico liberale d'Italia e forse del sistema solare. Ovviamente, c'è rimasto male quando, circa 20 anni fa, un'intera genìa di ex comunisti ed ex democristiani si è convertita al verbo di Tocqueville. A differenza di costoro, Ostellino ha letto davvero Tocqueville e forse ha qualche ragione ad adombrarsi. Resta il fatto che nella sua apologia buffa e ottusa di un liberalismo immaginario che soltanto lui conosce è spesso esilarante, soprattutto quando si sforza di far passare per "liberali" tutte le più indegne porcate del governo Berlusconi. In questo caso, tuttavia, coglie nel segno. E' vero: la Costituzione italiana è in qualche modo figlia di un processo di emancipazione che ha avuto una portata planetaria e che è legato anche alla Rivoluzione d'Ottobre. Del resto, la sua non è un'uscita originale: è la stessa accusa che Hayek rivolgeva alla Carta dell'ONU [SGA].
Int. a PIERO OSTELLINO MARANESI NICOLA, DISCUSSIONE del 29/5/2010 a pag. 6

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