martedì 15 giugno 2010

Siamo ad un punto di svolta: nel settore pubblico e in quello privato è cominciato l'attacco finale al mondo del lavoro

In Italia, in Grecia e in tutta Europa il capitale e i governi e provocano la crisi, i lavoratori devono pagarla.


- Con la complicità di CISL e UIL, il governo italiano vara una finanziaria che massacra il salario e le pensioni dei lavoratori pubblici e riduce i trasferimenti agli enti locali. Come sempre, non saranno gli evasori, le rendite e il grande capitale a pagare la crisi ma i lavoratori e le famiglie, che si vedranno tagliati gli ospedali, la scuola, i servizi pubblici.
Il lavoro dipendente ha salvato il Paese portandolo in Europa, da questa Europa del capitale e delle banche e dai suoi governi padronali viene adesso massacrato.


- Come nel 1980, la FIAT apre la strada a tutti i padroni: ricatta gli operai minacciando di portare la produzione all’estero, incrementa lo sfruttamento e cancella i diritti dei lavoratori a partire da quello di sciopero. Oggi a Pomigliano, domani in tutte le fabbriche, il capitalismo italiano cerca solo assistenza dello Stato e forza-lavoro a basso costo.


Venerdì 25 giugno sarà il giorno dello sciopero generale. Difenditi e sciopera adesso, prima che sia troppo tardi [SGA].


Il volantino della FIOM che spiega i motivi del no all'accordo di Pomigliano


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