venerdì 24 settembre 2010

No DDL, no soldi: il ricatto di Tremonti sull'Università piega i rettori

Che in realtà erano già servizievolmente piegati [SGA].

LORENZO SALVIA, CORRIERE DELLA SERA del 23/9/2010 a pag. 27
UNIVERSITA', SI CAMBIA "BASTA RICERCATORI A VITA"
FLAVIA AMABILE, STAMPA del 23/9/2010 a pag. 18
F.AMA., STAMPA del 23/9/2010 a pag. 18
ANDREA GAVOSTO, STAMPA del 23/9/2010 a pag. 1
PAOLA COPPOLA, REPUBBLICA del 23/9/2010 a pag. 22
ALESSANDRA MIGLIOZZI, MESSAGGERO del 23/9/2010 a pag. 9
A.MIG., MESSAGGERO del 23/9/2010 a pag. 9
ENZO MARTINELLI, GIORNO/RESTO/NAZIONE del 23/9/2010 a pag. 15
GIORNALE del 23/9/2010 a pag. 20

La CRUI in piena "sindrome di Stoccolma":

Comunicato della CRUI: Riforma Universitaria e risorse finanziarie, Roma, 22 settembre 2010
La Giunta della CRUI valuta positivamente quanto dichiarato dai Ministri Gelmini e Tremonti sulla riforma universitaria in corso di approvazione al Parlamento e sulle risorse finanziarie da destinare al sistema.
La chiara connessione fra i due aspetti fatta dal Ministro dell’Economia e il suo impegno a garantire in questa prospettiva dotazioni adeguate alle necessità appaiono particolarmente importanti.
Ed è parimenti da sottolineare l’indicazione da parte del Ministro Gelmini di destinare in via prioritaria tali risorse al rifinanziamento del fondo di finanziamento ordinario per le Università statali, al recupero dei tagli subiti dalle Università non statali, al diritto allo studio e alla copertura di posti di professore associato da attribuire agli attuali ricercatori a tempo indeterminato che supereranno l’abilitazione di professore associato, secondo la richiesta avanzata con costanza e coerenza dalla CRUI in tutti questi mesi.
E’ di oggi la decisione di calendarizzare in Aula alla Camera per il prossimo 5 ottobre il disegno di legge di riforma. Sembra dunque, se a tali premesse seguiranno quantificazioni e decisioni operative conseguenti, che si stia finalmente giungendo a un punto di svolta per il sistema universitario mettendolo nelle condizioni di fare fronte ai compiti insostituibili ed essenziali che gli sono propri.

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