giovedì 16 settembre 2010

Torna "Capitalismo e libertà" di Milton Friedman

La più potente apologia dell'apocalisse [SGA].

Milton Friedman: Capitalismo e libertà, prefazione di Antonio MartinoIBL 2010

Pubblicato per la prima volta nel 1962, Capitalismo e libertà è divenuto in poco tempo un classico del pensiero liberale del Novecento. Milton Friedman, Premio Nobel per l'Economia nel 1976, in queste pagine produce un'argomentata difesa del libero mercato, come condizione indispensabile per lo sviluppo di una società libera e come strumento migliore per realizzare fini socialmente condivisi. Passando in rassegna diversi ambiti in cui lo Stato interviene per regolare la vita degli individui, poco alla volta delinea un nuovo modo di concepire il ruolo del settore pubblico. Dalle politiche protezioniste al sistema finanziario internazionale, dalle politiche fiscali alla lotta contro la povertà e le discriminazioni, dall’educazione al mercato del lavoro e allo Stato sociale, Friedman suggerisce strategie innovative per ridisegnare i confini fra autonomia individuale e intervento pubblico - ancora attuali a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione. ?Come scrive Antonio Martino nella sua prefazione a questa nuova traduzione del testo di Friedman: «Chi legge oggi Capitalismo e libertà sarà colpito dalla natura radicale delle proposte in esso contenute; non dovrebbe, quindi, essergli difficile rendersi conto dell’impatto che il volume ebbe mezzo secolo or sono: l’esposizione a idee destinate ad apparire ancora radicali cinquant'anni dopo produceva nel lettore un irresistibile stimolo a ripensare gran parte delle sue convinzioni "alla radice", cioè radicalmente».



Milton Friedman (1912-2006) è stato uno dei più influenti economisti del ventesimo secolo. Professore di economia all’Università di Chicago dal 1946 al 1976, è stato poi Senior Research Fellow alla Hoover Institution di Stanford. Nel 1976 ha ricevuto il Premio Nobel per l’Economia. Autore di numerosi libri, tra i quali il bestseller Liberi di scegliere (con Rose D. Friedman, Longanesi 1981) e il monumentale Il dollaro: Storia monetaria degli Stati Uniti, 1867-1960 (con Anna J. Schwartz, Utet 1979), ha apportato fondamentali innovazioni nel campo della teoria economica, caratterizzandosi inoltre come pensatore a tutto tondo, per il suo approccio divulgativo e le sue riflessioni sulla società e sulla politica.

CARLO LOTTIERI, GIORNALE del 15/9/2010 a pag. 30

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