lunedì 18 ottobre 2010

Il rinnegato Bedeschi non è tenero con il proprio passato

Ma dice una verità: "Da parecchi anni la cultura marxista non dà più rintocchi in Italia e negli altri Paesi d’Europa. Del resto, del marxismo oggi è anche difficile reperire i sacri testi" [SGA].

Butler, Laclau, Zizek, Dialoghi sulla sinistra. Contingenza, egemonia, universalità, Laterza

È possibile ripensare la Sinistra? È possibile riavere un soggetto politico che dia voce a chi non è rappresentato ed è di fatto invisibile? Le risposte di tre grandi voci del Ventunesimo secolo.

Tre grandi intellettuali del nostro tempo discutono la crisi di identità della sinistra. Perché è così difficile proporre oggi politiche di emancipazione? Quali temi sono stati tralasciati dal dibattito? È possibile un soggetto politico di sinistra quando proliferano esigenze di frammentazione e di chiusura nelle proprie identità? L’urgenza di questi quesiti è data dal tracollo delle utopie di emancipazione e dalla pervasività del sistema economico e dell’immaginario capitalista che oggi, dopo quest’ultima grande crisi, si riafferma a livello planetario. Le possibili risposte sono molteplici e ricche di spunti: Butler – la maggiore teorica femminista americana – a partire dalla fluidità dell’identità sessuale, propone un soggetto come essere vulnerabile, stretto fra senso del limite e desiderio che muove l’azione; Laclau riprende il concetto gramsciano di egemonia, per uscire dalle strette del veteromarxismo e del decostruzionismo postmoderno; Žižek, uno dei più originali e provocatori pensatori di oggi, scompagina, anche a costo del politicamente scorretto, la paralisi della sinistra e rinnova il linguaggio politico con l’innesto di categorie psicoanalitiche.

GIUSEPPE BEDESCHI, GIORNALE del 17/10/2010 a pag. 23

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