giovedì 14 ottobre 2010
Un romanzo su mercantilismo e schiavitù
Torkild Hansen, Le isole degli schiavi, Iperborea
Pochi sanno che le Isole Vergini Saint Thomas, Saint Croix e Saint John furono un tempo possedimenti danesi. Nelle Indie Occidentali, com’erano chiamate allora, la forza lavoro rappresentata dagli schiavi fu il presupposto per l’incredibile crescita economica basata sulla produzione dello zucchero, che creò sulle isole una potente classe dominante bianca e procurò alla Danimarca ricchezze immense. Con la consueta capacità evocativa e potenza di scrittura, Thorkild Hansen ricostruisce la storia di questo processo sulla base di documenti in gran parte inediti, che gli consentono di mettere in discussione la rappresentazione tradizionale, secondo cui la Danimarca è stato il primo potere imperialista ad abolire il commercio degli schiavi. Il ruolo centrale del racconto è affidato al governatore danese Peter von Scholten (1784-1854), che ha la statura tragica di altri grandi personaggi hanseniani. Il racconto si estende fino all’abolizione ufficiale dello schiavismo nel 1848, alla conseguente crisi economica e alla vendita delle isole agli americani, nel 1917, per venticinque dollari. Terzo volume della trilogia di Thorkild Hansen sulla storia dello schiavismo danese, Le isole degli schiavi è una denuncia appassionata di uno dei crimini collettivi più terribili della storia danese ed europea ma soprattutto l’indagine di un grande scrittore nel cuore degli uomini che li hanno commessi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento