Ancona – 17 novembre 2010
Il 17 novembre gli studenti universitari delle Marche scenderanno in piazza ad Ancona in occasione dell’International Students Day per rivendicare diritti e dignità. In questa giornata di mobilitazione transnazionale contro l’aziendalizzazione dei sistemi formativi e contro la destrutturazione del diritto allo studio, studentesse e studenti delle Marche scelgono di partire dal proprio territorio e dalle proprie istanze per costruire una protesta su obiettivi precisi. Se globale è il processo di erosione dello spazio pubblico della formazione, locali sono le scelte che assecondano questo processo e le sue ricadute sociali. Particolarmente gravi sono le condizioni sociali entro le quali le nostre lotte si inseriscono, prima fra tutte quella giovanile, che nel nostro paese vede gli ‘under-35’ vivere in una precarietà lavorativa che diventa precarietà esistenziale senza trovare alcun riconoscimento sociale e politico.
È a partire da questa già disastrosa condizione che respingiamo con forza il DDL 1905/2009 c.d. Gelmini, che rappresenta l’ennesimo passo verso la distruzione dell’università pubblica. L’accentramento dei poteri accademici, la precarizzazione della ricerca e la progressiva riduzione delle risorse destinate alla formazione sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti un progetto governativo scellerato. Ci preme però oggi segnalare un elemento del DDL che interessa particolarmente la nostra protesta: la delega al MIUR del diritto allo studio. Crediamo infatti che la distruzione del diritto allo studio territoriale, taciuta dai media, sia la porta d’ingresso per l’introduzione del prestito d’onore, quel sistema di indebitamento studentesco selettivo che verrà istituito contestualmente al fondo per il merito. Vediamo ogni giorno lo smantellamento del sistema del diritto allo studio, in piena violazione degli art. 3 e art. 34 della nostra Costituzione, mascherato dalla retorica meritocratica.
In questa giornata di protesta denunciamo quindi anche l’insostenibile politica finanziaria del Governo che, oltre all’ormai noto taglio di 1,4 miliardi di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università, impone una riduzione vergognosa del Fondo Ministeriale per il Diritto allo Studio che passa da 246 milioni di euro del 2009 a 99 milioni nel 2010 (e che, a ben guardare poi, si riducono a poco meno di 26 per il 2011, fino ad arrivare a prevedere soli 12.939.000 euro per il 2013). Di fronte a questo quadro - che necessiterebbe di un finanziamento straordinario e un ripensamento generale del diritto allo studio - la giunta regionale Spacca non dà segnali in controtendenza ed è questa la ragione di questa manifestazione regionale ad Ancona.
In questi mesi di mobilitazione, gli studenti hanno costruito percorsi comuni con i ricercatori in protesta e hanno dimostrato di essere capaci di guardare oltre l’università e, dopo aver partecipato con convinzione al presidio sotto Montecitorio del 16 Ottobre e alla Manifestazione FIOM il 16 ottobre, si stanno oggi preparando ad attraversare la mobilitazione della CGIL per il 27 novembre. Oltre queste partecipazioni, abbiamo scelto di sviluppare altresì un iter ‘autonomo’ di protesta: la manifestazione che si terrà il giorno 17 novembre (International Students Day) ha infatti, come suo primo obiettivo, proprio quello di far prendere coscienza a tutta la popolazione dell’inaccettabile situazione in cui versa il diritto allo studio nella regione Marche e del progressivo processo d’impoverimento a cui gli studenti e le loro rispettive famiglie sono sottoposti.
Scenderemo quindi in piazza per rivendicare:
- La copertura delle borse di studio per tutti gli idonei di tutta la regione Marche attraverso un finanziamento straordinario e un piano che preveda la copertura totale per i prossimi anni;
- Un piano straordinario sulle residenze universitarie che preveda la ristrutturazione, nel caso dei collegi di Urbino, o l’implementazione, nei casi di Macerata e Ancona, delle strutture abitative;
- Partecipazione studentesca ai processi decisionali dell’ente per il diritto allo studio, rigettando quindi il progetto di legge regionale che annulla ogni forma di rappresentanza studentesca all’interno dell’ERSU, impedendo, di fatto, ogni forma di controllo della gestione politica e amministrativa;
La manifestazione regionale sarà inoltre anche un momento per sostenere tutte quelle vertenze locali che vedono gli studenti impegnati nel garantire diritti basilari: l’assistenza a studentesse e studenti disabili ad Urbino, l’assistenza sanitaria per gli studenti di Ancona e Macerata.
In conclusione vorremmo fare un appello a tutto il mondo della conoscenza perchè sostenga gli studenti nella costruzione di una manifestazione unitaria, senza spezzoni, che raccolga tutti gli universitari dietro un unico striscione che grida: DIRITTI E DIGNITÀ!
I diritti non si ‘meritano’ si conquistano!
PRIMI FIRMATARI: Assemblea Permanente per il diritto allo studio - Urbino, ACU Gulliver - UDU Ancona, Officina Universitaria - Macerata
COMUNICATO DEI RICERCATORI DELL'UNIVERSITA' DI URBINO IN AGITAZIONE
I ricercatori dell'Università di Urbino in agitazione contro il DDL Gelmini ribadiscono le ragioni della loro protesta e annunciano l'adesione allo sciopero di 4 ore proclamato dalla FLC per mercoledì 17 novembre in occasione della Giornata Mondiale dello Studente. I ricercatori sostengono con forza anche la protesta degli studenti universitari e saranno presenti alla manifestazione che nello stesso giorno si terrà ad Ancona.
Tagliando ulteriormente le risorse ad un sistema già sottofinanziato rispetto agli altri paesi sviluppati, il DDL Gelmini colpisce a morte l'università italiana e il futuro del paese, rendendo praticamente impossibile la ricerca di base. Il DDL mortifica in particolare i diritti dei ricercatori universitari, costretti a svolgere il loro lavoro senza mezzi e risorse; non riconosce il lavoro di insegnamento da essi prestato a titolo gratuito e blocca ogni occasione di crescita professionale e scientifica.
Ancor più grave è il fatto che il DDL cancella il diritto allo studio sancito dalla Costituzione repubblicana per tutti i cittadini di ogni condizione sociale e azzera ogni speranza per le giovani generazioni di studiosi condannandoli alla precarietà e allo sfruttamento.
Di tutto questo, oltre che del nostro lavoro e dei problemi che lo rendono tanto complicato, parleremo nelle Giornate della Ricerca che i ricercatori in protesta organizzeranno nei giorni 23-24-25 novembre presso il Magistero Nuovo di Urbino.
Tutti i colleghi ricercatori, associati e ordinari sono invitati ad aderire allo sciopero del 17 novembre e ad intervenire alle Giornate della Ricerca.
UNIVERSITA', LA LIBERTA' DI DIRE NO
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