[...] Dopo aver analizzato le situazione per rilevarne i vantaggi, il generale deve creare le circostanze che contribuiscano a realizzare i suoi obiettivi, schierando le truppe nel modo più opportuno [...]
Per questo il generale esperto non va, ma fa in modo che sia il nemico a venire: non si lascia condurre da lui [...]
Se il generale è incapace di controllare la propria impazienza e lancia le truppe all’assalto delle mura come uno sciame di formiche, ne farà massacrare un terzo senza prendere la città. Simili attacchi sono manifestazioni di stupidità assassina [...]
Chi è veramente esperto nell’arte della guerra sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assieparle, e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate [...]
Perciò, il generale esperto crea situazioni grazie alle quali non potrà essere battuto, e non si lascia sfuggire alcuna occasione di porre in condizioni di inferiorità il nemico [...]
in tal modo, un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercito destinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere.
Sun Tzu, L'arte della guerra, V-VI secolo a.C.
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