giovedì 13 gennaio 2011
Peripezie di una memoria a senso unico
Christopher R. Browning: Lo storico e il testimone. Il campo di lavoro nazista di Starachowice, Laterza, Roma-Bari 2010
8 febbraio 1972. Il settantacinquenne agente di polizia in pensioneWalther Becker attende il suo verdetto in un’aula di tribunale di Amburgo. È sotto processo per il ruolo svolto nella liquidazione del ghetto ebraico diWierzbnik in Polonia il 27 ottobre 1942, nel corso del quale circa 4.000 ebrei sono stati mandati a morte nelle camere a gas di Treblinka, 60-80 uccisi sul posto e circa 1.600 inviati in tre campi di lavoro nella vicina Starachowice. Decine di sopravvissuti testimoniano la partecipazione di Becker all’operazione nazista. È stato visto uccidere, picchiare numerosi ebrei e ordinare che altri venissero ammazzati. In sua difesa, l’anziano signore dichiara che, all’oscuro dell’imminente deportazione, si è trattenuto per quarantacinque minuti nella piazza del mercato, dove gli ebrei sono stati rastrellati e caricati sul treno, per poi allontanarsi senza far nulla. Il giudice crede a lui e non ai testimoni oculari, ritenuti poco attendibili perché non rispondenti alle caratteristiche di un teste «‘ideale’, ossia un osservatore ‘indifferente, attento e intelligente’ che guarda agli eventi in modo ‘disinteressato e distaccato’». Il verdetto decreta l’assoluzione e Becker esce dal tribunale da uomo libero. Christopher R. Browning ha studiato gli atti del processo e le relative indagini, raccolto e analizzato i resoconti diretti di 292 sopravvissuti, in un arco di tempo che va dal 1945 al 2008, vagliato interviste e testimonianze video. Con la perizia dello storico e una pacata ma determinata passione civile ci dimostra che la Storia, quel lontano 27 ottobre 1942, è andata diversamente da come è stata raccontata nell’aula del tribunale di Amburgo.
PAOLO MIELI, CORRIERE DELLA SERA del 11/1/2011 a pag. 42/43
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