martedì 29 marzo 2011
Storia orale e storia delle classi subalterne
Millenovecento. storie di siciliani, Con una nota di Ignazio E. Buttitta, a cura di Alessia Porto Edizioni di Passaggio, Palermo
«Quando eravamo giovani noi, era come fosse che il mondo doveva essere sempre così. E tiravamo avanti». Questo non è solo un libro sulla Sicilia e sui siciliani, uomini e donne nati ai primi del Novecento invitati a raccontare la loro vita, è anche un libro di memorie, di biografie, che restituisce il ritratto a piú voci di un brano di storia del secolo scorso. È una Sicilia lontana quella che si disegna in queste pagine, raccontata attraverso la voce di chi, nato nell’ultimo lembo di un mondo ancora contadino, ha attraversato tutti i mutamenti culturali e sociali avvenuti nel corso del secolo scorso.
«Quando eravamo giovani noi, era come fosse che il mondo doveva essere sempre così. E tiravamo avanti». Questo non è solo un libro sulla Sicilia e sui siciliani, uomini e donne nati ai primi del Novecento invitati a raccontare la loro vita, è anche un libro di memorie, di biografie, che restituisce il ritratto a piú voci di un brano di storia del secolo scorso. Una Storia narrata in prima persona da contadini, pescatori e scalpellini, dal bracciante jurnataro che lavora a giornata nei feudi alla donna che parte per la raccolta del gelsomino; dal pastore affittato da bambino per badare alle pecore, al venditore di muli che attraversa la Sicilia da una fiera all’altra; cono carbonai e taglialegna che vivono nei boschi, fino all’ultimo cialomatore della tonnara di Favignana. È una Sicilia lontana quella che si disegna in queste pagine, raccontata attraverso la voce di chi, nato nell’ultimo lembo di un mondo ancora contadino, ha attraversato tutti i mutamenti culturali e sociali avvenuti nel corso del secolo scorso, incrociandosi alla Storia piú grande: il fascismo,la seconda guerra mondiale, l’avvento della democrazia, le lotte contadine con le loro speranze e i loro drammi, e la riforma agraria, fino al terremoto del Belice, forse l’ultimo tragico atto che definitivamente inghiotte ciò che restava di quel mondo. È per questo che i narratori di questi racconti diventano anche testimoni, e le loro storie personali assumono il valore di veri e propri documenti della storia sociale del Novecento.
Alessia Porto (Catania 1977), laureata in filosofia, ha collaborato con diverse riviste di letteratura, ed è sceneggiatrice, ed è sceneggiatrice e autrice di documentari.
Goffredo Fofi, Sole 24 Ore, 27 marzo 2011
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