giovedì 31 marzo 2011

Uno studio sulla campagna napoleonica in Russia

Dominic Lieven: La tragedia di Napoleone in Russia, Mondadori

Nel giugno 1812 Napoleone Bonaparte invade la Russia per piegare lo zar Alessandro I ai propri progetti di egemonia continentale. Convinto di dover affrontare truppe male armate e poco addestrate, guidate da un sovrano irresoluto, incontra invece una resistenza accanita, che lo inchioda nel gelo dell’inverno e lo costringe a una disastrosa ritirata, trasformando quella che doveva essere una marcia trionfale nella disfatta e nel quasi annientamento della Grande Armée. Fin qui la storia nota, e da qui inizia il magistrale e monumentale lavoro di Dominic Lieven sulla Russia contro Napoleone, che rende giustizia alle doti militari e alla lungimiranza strategica del sovrano russo e dei suoi generali, nonché all’eroismo e al valore dei suoi soldati e cavalleggeri. E illumina, specie sul versante russo, ogni elemento: economico, militare, logistico, diplomatico, spionistico, in un racconto rigoroso e al tempo stesso avvincente, che accompagna lo zar di tutte le Russie e i suoi eserciti anche nella controffensiva attraverso l’Europa e fino all’entrata in Parigi.

Dominic Lieven è professore di storia russa alla London School of Economics e membro della British Academy. Già visitor professor alle università di Harvard e Tokyo, la sua attività di studioso spazia in vari campi di ricerca, tra cui storia e politica comparata dell’età degli imperi e della Russia postsovietica contemporanea. Sulla Russia degli zar ha scritto libri molto apprezzati, tra cui: Russia’s Rulers under the Old Regime (1989), Nicholas II (1993) e Empire. The Russian Empire and its Rivals (2000).





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