venerdì 8 aprile 2011

Non ci si può fidare di Bernard-Henri Levy...

Frédéric Pagès è editorialista del Canard enchaîné... [SGA].

Jean-Baptiste Botul: La vita sessuale di Kant, il melangolo

Spesso i moralisti predicano la castità ma praticano i piaceri della carne.
Kant fa il contrario. Predica l’esercizio dei piaceri ma in pratica si astiene, si trattiene e si contiene. Che uomo straordinario!
Il desiderio voyeurista del sapere perennemente insoddisfatto è ciò che stimolava i saggi del secolo scorso, i quali giocavano volentieri a fare gli asceti nella loro vita professionale: nessuna donna nello studio o all’università, niente sesso, soltanto Verità!
Conosciamo bene il rovescio di tale ascetismo: il bordello.
(Jean-Baptiste Botul)

JEAN-BAPTISTE BOTUL, (1896-1947) è stato un filosofo francese della tradizione orale emigrato, dopo la secondaguerra mondiale, in Sudamerica.
Personaggio controverso, misterioso, molto apprezzato in Francia da Bernard-Henry Lévy, si dice sia stato uno specialista di Kant su cui tenne nel 1946 la famosa conferenza qui presentata in una comunità neokantiana del Paraguay.
Tra le sue opere postume curate da Frédéric Pagès, ricordiamo: Nietzsche et le démon de midi, Parigi 2004; La Métaphysique du Mou, Parigi, 2007.
NICOLETTA TILIACOS, IL FOGLIO del 7/4/2011 a pag. 2




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