domenica 17 luglio 2011

La costruzione del totalitarismo eco-chic

Gianfranco Marrone, Addio alla Natura, Einaudi, Torino 2011

Viviamo in un'epoca di disarmante naturalismo. Dovunque si volga l'attenzione - religione, ricerca scientifica, pensiero filosofico, divulgazione mediatica - è tutto un rincorrere un'improbabile base naturale, materiale, ontologica dei pensieri e delle azioni, delle emozioni e dei desideri, della società e della stessa differenza etnica. Al di sotto delle apparenti opposizioni fra universalismo e relativismo, creazionisti e darwiniani, cattolici e laici - tutti egualmente impegnati in nome di una naturalità senza alcun fondamento logico e antropologico - trapela la reale sfida del pensiero attuale: quello di un recupero delle basi sociali e antropologiche, intersoggettive e storiche del corpo e del linguaggio, dello spazio e delle tecnologie, delle passioni e della cognizione.
Questo libro parla di filosofia e prodotti biologici, neuromanie e bello naturale, battute di caccia amazzoniche e mucche pazze, di tutto ciò che mette in luce le patenti contraddizioni insite nelle diverse facce del naturalismo contemporaneo, in nome di un rinnovato interesse verso le culture umane e le loro felici traduzioni.  
 Congedarsi dalla Natura è il miglior modo per salvare l'ambiente, le nostre vite, il futuro. L'idea di Natura è oggi tanto imperiosa quanto ingenua: liberandocene tornerà la pacatezza per ridare autenticità alla nostra esperienza umana e sociale.


Estratto
Capitolo primo. Peccati di impazienza 

MAURIZIO FERRARIS, LA REPUBBLICA del 8/7/2011 a pag. 42
L'ECOLOGIA? SERVE A FARE UN SACCO DI ECO-AFFARI
CARLO LOTTIERI, IL GIORNALE del 15/7/2011 a pag. 22

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