mercoledì 10 agosto 2011
La magnifica ossessione
Anche il bel libro di Francesca Chiarotto viene strumentalizzato [SGA].
Francesca Chiarotto, Operazione Gramsci. Alla conquista degli intellettuali nell’Italia del dopoguerra, con un saggio introduttivo di Angelo d’Orsi, Milano, Bruno Mondadori, pp. 223, 20 €
La fortuna, oggi mondiale, di Gramsci prende avvio, nell'Italia dell'immediato dopoguerra, entro un preciso programma politico orchestrato da Palmiro Togliatti e volto alla costruzione dell'egemonia comunista nella cultura del paese. "Operazione Gramsci" ricostruisce quel percorso. Ne risulta una vicenda che tiene insieme le tensioni politiche interne ed esteme al Partito comunista, la storia editoriale (la pluridecennale avventura della pubblicazione degli scritti di Gramsci costituisce il filo rosso di tutto il libro) e infine la storia della ricezione culturale del pensiero di Gramsci, il marxista meno dogmatico del Novecento sopravvissuto, proprio per questo, alla fine del comunismo, anzi, valorizzato dopo il crollo. In controluce, questa è anche una storia degli intellettuali che con la figura e con il mito di Gramsci si confrontarono nelle varie fasi dell'Italia repubblicana: dal difficile passaggio alla democrazia, al trauma del '56, fino alle attese del '68 e oltre, tra impegno e delusioni politiche, tra speranze di palingenesi e amari disinganni. Con un saggio di Angelo d'Orsi.
BELARDELLI GIOVANNI, CORRIERE DELLA SERA del 6/8/2011 a pag. 53
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