domenica 27 novembre 2011

Comunismo come mito di mobilitazione. Strada rilegge Berdjaev per un omaggio involontario

Il ruolo che la dimensione messianica e utopistica ha avuto nella storia del movimento rivoluzionario di ispirazione marxista è in effetti un problema di grande rilievo per il materialismo storico. E' vero, tuttavia, che non esistevano alternative, in quelle condizioni storiche ed economico-sociali, per mobilitare una equivalente massa di energie politiiche.
L'articolo del Corriere poi, l'ultimo di una lunghissima serie di articoli di analogo argomento, tanto che si potrebbe parlare di un genere letterario a sè - o di una particolare malattia nervosa, la togliattofobia -, è la conferma di una magnifica ossessione [SGA].

VITTORIO STRADA,  LIBERO del 26/11/2011 a pag. 32

Il difficile rapporto dell'artista con l'Einaudi e il Pci. L'ostilità di Vittorini
In un carteggio le confidenze di Pavese: a Milano non ti vogliono
FERTILIO DARIO, CORRIERE DELLA SERA del 26/11/2011 a pag. 57

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