sabato 26 novembre 2011

Escono anche in Italia le memorie di Tony Judt

Tony Judt: Lo chalet della memoria. Tessere di un Novecento privato, Laterza, Roma-Bari 2011

Gli aspiranti custodi di memorie non costruiscono semplici case o alberghi in cui ospitare le loro conoscenze: costruiscono palazzi. Io però non ho alcun desiderio di edificare palazzi nella mia mente. Quelli veri mi sono sempre sembrati troppo pretenziosi. Ma se non un palazzo, perché non uno chalet della memoria?
«Tutti questi scritti si basano quasi esclusivamente sulle visite notturne al mio chalet della memoria e sul lavoro di recupero del contenuto di tali visite. Alcune sono introspettive, e cominciano da una casa, da un autobus o da un uomo; altre sono rivolte all'esterno, e abbracciano decenni di osservazione e impegno politici e continenti in cui ho viaggiato, insegnato, scritto.» Questa è un'autobiografia insolita che racconta scorci di mondo appena passato. L'amore giovanile per Londra è lo spunto per Judt per parlare di educazione civica e urbanistica, a cavallo delle due guerre; i ricordi sulle rivolte dei giovani parigini nel 1968 divagano sulle differenti politiche sessuali in Europa per arrivare a concludere che quella fu una generazione di rivoluzionari che dimenticò la rivoluzione; i lunghi viaggi attraverso l'America sono un modo per acquisire piena cittadinanza di quel paese; cibi, treni, profumi conservano l'aroma nel tempo: tutto è degno di attenzione per Tony Judt. Tutto, soprattutto, è così semplicemente e meravigliosamente scritto che seguirlo nelle sue memorie diventa, per ogni lettore, un'occasione per conoscersi.
L'IDENTITA' E' UN MITO
TONY JUDT, LA REPUBBLICA del 25/11/2011 a pag. 54/55

Tony Judt never thought his dying memoir would be published. In fact it is a book to treasure
Peter Preston The Observer, Sunday 21 November 2010
Jane Shilling on an elegiac memoir by historian Tony Judt, The Memory Chalet.
By Jane Shilling The Telegraph 02 Dec 2010
By GEOFF DYER Published: Sunday Book Review December 29, 2010
February 10, 2011 Thomas Nagel The New York Review of Books

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