lunedì 14 novembre 2011
Il nuovo libro di Giuseppe Prestipino su Gramsci
GIUSEPPE PRESTIPINO: DIARIO DI VIAGGIO NELLE CITTA' GRAMSCIANE, Punto Rosso, Milano 2011
Questo libro è frammentario e mette insieme notazioni eterogenee. «Lasciatemi dunque mettere insieme ogni cosa come viene. L’ordine si farà dopo», scriveva Goethe, nel Viaggio in Italia, soggiungendo: «la mèsse deve per lo meno esser falciata; per raccoglierla in covoni, non mancheranno di venire i giorni adatti». A me mancheranno. In una delle ultime, tristissime pagine del romanzo Nido di nobili, di Ivan Turgenev, il protagonista dice: «noi di una certa età abbiamo un solo divertimento insostituibile: pensare ai ricordi». E’ possibile “ricordare”, come tento in questo libro, anche quel che oggi accade sotto i miei occhi? Ed è possibile mettere insieme due cose in apparenza incompatibili: una teoria trascendentale “meta-storica”, o una “sovra-storia” del passato umano, e la contingenza di una “sotto-cronaca” del nostro presente culturale-politico e economico-sociale?
Giuseppe Prestipino ha insegnato nell’Università di Siena come ordinario di Filosofia della storia e di Filosofia teoretica. Il più diretto impegno politico risale al 1944. In seguito, ha svolto attività di giornalista, di sindacalista in Libia, di sindaco, facendo parte dell’Assemblea regionale siciliana e poi del Comitato centrale nel Pci. Tra le molte sue opere: Natura e società (Editori Riuniti, 1973) e Da Gramsci a Marx (Editori Riuniti, 1979), Modelli di strutture storiche (Bibliotheca, 1993), Narciso e l’automobile (La Città del Sole, 2000), Realismo e Utopia. In memoria di Lukács e Bloch (Editori Riuniti, 2002), Tre voci nel deserto. Vico Leopardi Gramsci (Carocci, 2006), La memoria del futuro. Ridefinire il capitalismo, ripensare il comunismo, (Edizioni Punto Rosso, 2006), Gramsci vivo (Edizioni Punto Rosso,2008). Ha lavorato per diverse riviste italiane e straniere, per l’Istituto Gramsci e per la Fondazione Basso. E’ Presidente onorario del Centro per la Filosofia Italiana e Direttore della rivista filosofica “Il Contributo”.
TEMPI PRESENTI
Guido Liguori il manifesto 2011.11.12 - 11 CULTURA
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