lunedì 14 novembre 2011

Strade ferrate e modernità


Christian Wolmar: SANGUE, FERRO E ORO. Come le ferrovie hanno cambiato il mondo, trad. di Gian Luigi Giacone, Edt, pp. 488, e 24

Sangue, ferro e oro. Come le ferrovie hanno trasformato il mondo è la storia di quella che a buon diritto può essere considerata la più importante invenzione del XIX secolo: il treno. Un prodigio tecnologico capace di mettere in gioco l’ingegno, il sacrificio umano e le risorse della natura e di trasformarli, come suggerisce il titolo, in leve di sviluppo e ricchezza.
L’autore, Christian Wolmar, è tra i maggiori esperti britannici della storia delle ferrovie. Affronta l’argomento in modo divulgativo iniziando, come dovuto, dalla ruggente epopea delle prime railway inglesi, su tutte la linea Liverpool-Manchester del 1830. Poi amplia la prospettiva allo sviluppo della rete mondiale per mostrare come la storia del treno sia direttamente collegata a quella dell’economia, della cultura e, come si usava dire nell’Ottocento, del progresso.
Di pagina in pagina, Wolmar segue le connessioni che il nuovo mezzo di trasporto crea sulla carta geografica e su quella dell’evoluzione sociale e umana. Dall’Inghilterra si passa agli Stati Uniti e poi, via via, al resto del pianeta. Si parla molto anche dell’Italia, delle difficoltà costruttive, della nascita delle Ferrovie dello Stato, della tardiva elettrificazione.
Non mancano i capitoli dedicati al ruggente e a volte drammatico sviluppo delle grandi linee storiche, dalla Transiberiana all’Orient Express, delle ferrovie cinesi e indiane, fino all'incredibile e a volte rocambolesca rete sudamericana. Anche gli scambi e le connessioni con la cultura "pop" sono debitamente considerati, a partire dal riferimento d'obbligo al grande mito letterario legato al treno, quell'assassinio sull'Orient Express del quale, informa l'autore, non vi è traccia negli annali della Storia ma solo nelle pagine di Agatha Christie.
L’approccio è appassionato, ma non privo di spunti critici in linea, del resto, con la demitizzazione che il termine “progresso” ha subito per buona parte del Novecento. Non è un caso, quindi, se il racconto della costruzione delle ferrovie procede in parallelo con quello di folli ambizioni, difficoltà tecniche e spaventosi sacrifici umani, come quello dei cinesi che costruirono la ferrovia transpanamense intorno al 1850. Senza dimenticare il ruolo svolto dalle ferrovie durante l’ultima guerra mondiale e nell’organizzazione tristemente nota della Shoah. Un libro, in definitiva, che può essere letto non solo come una ricognizione storica ma anche come una riflessione sullo spirito prometeico dell’età contemporanea.

In treno Come le ferrovie hanno cambiato ilmondo: l’esordio nel 1823
SANDRO CAPPELLETTO Tuttolibri SABATO 12 NOVEMBRE 2011 LASTAMPA

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