martedì 8 novembre 2011
Verso la guerra all'Iran
Si fa presto a dire strike. I problemi di un attacco all’Iran
Gli obiettivi sono troppi e ben nascosti sotto terra. Solo per distruggere i tre siti principali servirebbero 42 missili balistici
Difficilmente Israele potrà attaccare le installazioni nucleari iraniane con un’offensiva aerea, come quella che nell’81 distrusse il reattore di Osirak, una trentina di chilometri a sud di Baghdad. Allora, per l’“Operazione Opera”, erano bastati otto caccia F-16, ma si trattava di fermare una reattore in grado di produrre 40 megawatt. Oggi, a trent’anni di distanza, si tratta di fermare un programma nucleare disperso in un reticolo di impianti, spesso di dimensioni considerevoli (il reattore di Bushehr, inaugurato il 12 settembre, punta a produrre mille megawatt, a pieno regime)...
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