Nel 1938, dopo un proclama di Marinetti, nell’Italia Fascista vengono banditi gli eroi di carta americani, con un’unica eccezione: la produzione Disney. Sul draconiano provvedimento si dice sia stata apposta, direttamente dal Duce, la frase “Eccetto Topolino!”. Perché? Una storia finora sconosciuta: quella del business-fumetto nell’Italia degli anni Trenta. Direttamente da archivi dimenticati, gli autori ricostruiscono l’incredibile intreccio tra Walt Disney, William R. Hearst, l’America di Roosevelt e l’Italia di Mussolini. Un mistero durato quasi ottant’anni svelato dalle carte inedite di Guglielmo Emanuel, futuro Direttore del “Corriere della Sera” e negli anni Trenta e Quaranta agente italiano del King Features Syndicate. Un’accurata e puntuale ricerca d’archivio, che ha portato alla scoperta di documenti insospettabili e sconvolgenti e che ha contribuito a delineare una storia appassionante come un thriller in cui la vittima è la cultura italiana del ventennio fascista.
domenica 18 dicembre 2011
Fascismo e cultura di massa
Leonardo Gori, Fabio Gadducci, Sergio Lama: Eccetto Topolino. Lo scontro culturale tra il fascismo e il fumetto, Npe
Nel 1938, dopo un proclama di Marinetti, nell’Italia Fascista vengono banditi gli eroi di carta americani, con un’unica eccezione: la produzione Disney. Sul draconiano provvedimento si dice sia stata apposta, direttamente dal Duce, la frase “Eccetto Topolino!”. Perché? Una storia finora sconosciuta: quella del business-fumetto nell’Italia degli anni Trenta. Direttamente da archivi dimenticati, gli autori ricostruiscono l’incredibile intreccio tra Walt Disney, William R. Hearst, l’America di Roosevelt e l’Italia di Mussolini. Un mistero durato quasi ottant’anni svelato dalle carte inedite di Guglielmo Emanuel, futuro Direttore del “Corriere della Sera” e negli anni Trenta e Quaranta agente italiano del King Features Syndicate. Un’accurata e puntuale ricerca d’archivio, che ha portato alla scoperta di documenti insospettabili e sconvolgenti e che ha contribuito a delineare una storia appassionante come un thriller in cui la vittima è la cultura italiana del ventennio fascista.
Nel 1938, dopo un proclama di Marinetti, nell’Italia Fascista vengono banditi gli eroi di carta americani, con un’unica eccezione: la produzione Disney. Sul draconiano provvedimento si dice sia stata apposta, direttamente dal Duce, la frase “Eccetto Topolino!”. Perché? Una storia finora sconosciuta: quella del business-fumetto nell’Italia degli anni Trenta. Direttamente da archivi dimenticati, gli autori ricostruiscono l’incredibile intreccio tra Walt Disney, William R. Hearst, l’America di Roosevelt e l’Italia di Mussolini. Un mistero durato quasi ottant’anni svelato dalle carte inedite di Guglielmo Emanuel, futuro Direttore del “Corriere della Sera” e negli anni Trenta e Quaranta agente italiano del King Features Syndicate. Un’accurata e puntuale ricerca d’archivio, che ha portato alla scoperta di documenti insospettabili e sconvolgenti e che ha contribuito a delineare una storia appassionante come un thriller in cui la vittima è la cultura italiana del ventennio fascista.
IL FOGLIO del 17/12/2011 LIBRI a pag. 3
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