venerdì 30 dicembre 2011

Giorgio Napolitano dal PCI al colpo di Stato

Giampiero Cazzato: Il Custode. Giorgio Napolitano dal Pci al Colle,  Castelvecchi

Il primo comunista salito al Quirinale raccontato come mai prima d’ora. Giorgio Napolitano, pur ricoprendo fedelmente il ruolo super partes che gli compete, è sempre più attivo nella quotidiana discussione politica del Paese. Nel pieno di un momento storico dai contorni drammatici e incerti, e con il rischio default dietro l’angolo, il Capo dello Stato è diventato il vero punto di riferimento per gli italiani. Ha tracciato la rotta per uscire dalla crisi e gestito con sicurezza la caduta del governo Berlusconi, anche attraverso la nomina a senatore a vita di Mario Monti: ideale investitura per Palazzo Chigi e abile mossa politica per rassicurare i mercati e restituire il proprio ruolo al Parlamento. Considerato l’argine ai tentativi di stravolgimento della Carta costituzionale, Giorgio Napolitano è, per molti leader stranieri, il più autorevole e credibile degli interlocutori italiani. E se i politici sono poco amati dai cittadini, lui rappresenta l’eccezione: la percentuale di gradimento nei confronti dell'inquilino del Colle ha superato quota 90 per cento. Attraverso un’accurata ricostruzione della politica italiana degli ultimi sessanta anni, Giampiero Cazzato offre un ritratto inedito di Giorgio Napolitano. Dai trascorsi nella corrente migliorista del Pci, che vedeva con favore la trasformazione del partito e lavorava per una convergenza con il Psi, fino all’approdo al Colle e alla guida del Paese nei momenti della crisi. Un testo ricco di documenti, retroscena, interviste esclusive e aspetti poco conosciuti dell’undicesimo Presidente della Repubblica italiana.

SAGGI
Andrea Fabozzi il manifesto 2011.12.28 - 11

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