"Quel che è assolutamente decisivo è mantenere l'ipotesi storica della possibilità di un mondo liberato dalla legge del profitto e dell'interesse privato. Fintanto che, nell'ordine della rappresentazione intellettuale, si rimane convinti che non sia possibile farla finita con tutto questo e che questa sia la legge del mondo, non è possibile nessuna politica d'emancipazione. è quel che ho proposto di chiamare l'ipotesi comunista. Ed è in realtà un'ipotesi essenzialmente negativa, poiché è più sicuro e più importante dire che il mondo così com'è non è necessario piuttosto che dire “a vuoto” che un altro mondo è possibile. è una questione di logica modale: nella logica che s'impone politicamente si procede dalla non-necessità alla possibilità. Per la semplice ragione che, se si ammette la necessità dell'economia capitalistica trionfante e della politica parlamentare che la sostiene, semplicemente non si riescono a ‘vedere', nella situazione data, altre possibilità".
Comunisti senza comunismo?
di Jacques Rancière Alfabeta2 17 aprile 2011
PROVOCAZIONI - «L'ipotesi comunista» di Alain Badiou per Cronopio
La rivoluzione culturale cinese e il Sessantotto. Due esperienze per tornare a pensare un nuovo assalto al cielo
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