Si può raccontare, in dieci lezioni, il «succo» di 150 anni di storia del nostro paese? Lo si può fare in modo facile, gustoso, accessibile, suscitando la curiosità e l’interesse del lettore, senza nulla perdere in fatto di precisione e di rigore? Un grande storico, Mario Isnenghi, raccoglie la sfida. Non accetta il pregiudizio per cui solo i giornalisti possano farsi capire dal grande pubblico, quando raccontano di storia. Non gli piace l’idea che gli storici abbiano bisogno di «supplenti». Perciò, dopo tanti libri di ricerca, giunto al termine della sua prestigiosa carriera di docente, decide di raccontare con brio e con passione dieci momenti essenziali, dieci questioni decisive del nostro passato, da quando non eravamo ancora una nazione… a quando facciamo una qualche fatica a rimanerlo.
Mario Isnenghi, uno dei più autorevoli storici italiani, è professore ordinario all’Università di Venezia, presidente dell’Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e della società contemporanea e condirettore di «Belfagor». Studioso dei conflitti fra le memorie nella storia dell’Italia otto-novecentesca, ha pubblicato fra l’altro: Il mito della Grande guerra (1970), giunto alla sesta edizione (ilMulino, Bologna 2007); L’Italia in piazza (Mondadori, Milano 1994; nuova ed. il Mulino, Bologna 2004); I luoghi della memoria (Laterza, Roma-Bari 1997; nuova edizione, 2010); La tragedia necessaria. Da Caporetto all’8 settembre (il Mulino, Bologna 1998). Con la sua direzione, sono usciti i sette volumi di Gli italiani in guerra. Conflitti, identità, memorie dal Risorgimento ai giorni nostri (Utet, Torino 2008-2009).Per Donzelli ha pubblicato il fortunatissimo Garibaldi fu ferito (2008, 2010).
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