Cosa vuol dire essere anziani e quando lo si diventa? Statisticamente a 60-65 anni, ma le età sono anche il prodotto di una costruzione sociale. I progressi della medicina e il miglioramento delle condizioni socio-economiche hanno abbattuto le cause di morte precoce, contribuendo all'invecchiamento (anche in buona salute) della popolazione. La vecchiaia, dunque, è diventata una lunga fase della vita: una "terza età" in cui si può tornare padroni attivi del proprio tempo e una "quarta età" che è quella della dipendenza. Il passaggio dall'una all'altra dipende dalle condizioni specifiche degli individui e dalle politiche sociali. Temi assai rilevanti, particolarmente per l'Italia, secondo paese al mondo dopo il Giappone per invecchiamento della popolazione.
sabato 31 dicembre 2011
Vecchiaia e politiche sociali
Enrico Pugliese: La terza età. Anziani e società in Italia, Il Mulino, euro 13
Cosa vuol dire essere anziani e quando lo si diventa? Statisticamente a 60-65 anni, ma le età sono anche il prodotto di una costruzione sociale. I progressi della medicina e il miglioramento delle condizioni socio-economiche hanno abbattuto le cause di morte precoce, contribuendo all'invecchiamento (anche in buona salute) della popolazione. La vecchiaia, dunque, è diventata una lunga fase della vita: una "terza età" in cui si può tornare padroni attivi del proprio tempo e una "quarta età" che è quella della dipendenza. Il passaggio dall'una all'altra dipende dalle condizioni specifiche degli individui e dalle politiche sociali. Temi assai rilevanti, particolarmente per l'Italia, secondo paese al mondo dopo il Giappone per invecchiamento della popolazione.
Cosa vuol dire essere anziani e quando lo si diventa? Statisticamente a 60-65 anni, ma le età sono anche il prodotto di una costruzione sociale. I progressi della medicina e il miglioramento delle condizioni socio-economiche hanno abbattuto le cause di morte precoce, contribuendo all'invecchiamento (anche in buona salute) della popolazione. La vecchiaia, dunque, è diventata una lunga fase della vita: una "terza età" in cui si può tornare padroni attivi del proprio tempo e una "quarta età" che è quella della dipendenza. Il passaggio dall'una all'altra dipende dalle condizioni specifiche degli individui e dalle politiche sociali. Temi assai rilevanti, particolarmente per l'Italia, secondo paese al mondo dopo il Giappone per invecchiamento della popolazione.
Enrico Pugliese è docente di Sociologia nella Sapienza - Università di Roma ed è stato direttore dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR. Con il Mulino ha pubblicato tra l'altro "L'Italia tra migrazioni internazionali e migrazioni interne" (II ed. 2006).
SOCIETÀ
«La terza età» di Enrico Pugliese
Angelo Mastrandrea il manifesto 2011.12.30 - 11
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