di Serge Latouche - il manifesto 20/09/2010 da dirittiglobali.it
sabato 14 gennaio 2012
La botte piena e la moglie ubriaca. Serge Latouche si difende dalle accuse di antimodernismo
Serge Latouche: Per un´abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita, Bollati Boringhieri
Che cos'è mai l'abbondanza frugale, oltre a un ossimoro che lega provocatoriamente due opposti, a un'ennesima parola d'ordine suggestiva e impraticabile? Se qualcuno replicasse così alla prospettiva di una convivenza capace di sobrietà non punitiva, verrebbe preso sul serio da Serge Latouche, e contraddetto con ottime ragioni. Agli argomenti di chi dissente da lui e dagli altri, sempre più numerosi, "obiettori'di crescita", il maggior teorico della decrescita dedica questo libro, ormai necessario dopo anni di malintesi, resistenze, travisamenti strumentali, accese controversie. Gli sviluppisti incrollabili, o gli scettici poco inclini a dar credito alle logiche antieconomiche, troveranno qui il repertorio delle loro tesi e delle loro perplessità, smontate una a una. Sarà difficile continuare a sostenere con qualche fondatezza che la decrescita è retrograda, utopica, tecnofoba, patriarcale, pauperista. La crisi devastante che stiamo vivendo la indica invece come l'uscita laterale dalla falsa alternativa tra austerità e rilancio scriteriato dei consumi. Un'abbondanza virtuosa, ci avverte Latouche, è forse l'unica compatibile con una società davvero solidale.
Il teorico della decrescita felice ha appena pubblicato un nuovo saggio. Dove spiega come siano possibili modelli di vita alternativi
"Stiamo finendo le risorse naturali e dobbiamo porci il problema. Le vecchie teorie non servono più: occorre ripensare a tutto il sistema"
La sfida di Latouche "Così si può costruire una società solidale"
di Marino Niola Repubblica 14.1.12 da dirittiglobali.it
di Serge Latouche - il manifesto 20/09/2010 da dirittiglobali.it
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