lunedì 9 gennaio 2012

Moralismo e "totalitarismo"

Philip K. Dick: Redenzione immorale, Fanucci

Redenzione immorale è uno dei libri meno noti di Philip K. Dick, eppure vi si trovano temi e idee che ricorreranno nella sua produzione successiva.
Siamo nel 2114, e il mondo è profondamente segnato dalla guerra nucleare e dalle regole del regime totalitario instaurato nel 1985 dal maggiore Streiter. Allen Purcell, il protagonista del romanzo, visita l’isola giapponese di Hokkaido, simbolo eloquente delle devastazioni causate dalla guerra, e qui tocca con mano le assurde imposizioni sociali dettate dal potere politico e mediatico di un regime che, tra le altre cose, vieta il sesso extra-coniugale e l’uso di alcolici in pubblico.
Su un’isola desolata e ancora radioattiva, gli amici di Allen dissotterrano i libri del passato per salvaguardare la libertà di espressione individuale dalle velleità censorie dell’oligarchia neopuritana, intenzionata a eliminare qualsiasi trasgressione. E mentre un fiorente mercato nero offre preziose copie di testi ormai irreperibili – su tutti l’Ulisse di Joyce –, Allen Purcell sembra essere uno dei pochi ancora in grado di cambiare il mondo e salvaguardare l’autonomia di pensiero degli esseri umani. Ed è pienamente intenzionato a farlo.

di Alessandro Gnocchi - il Giornale 08 gennaio 2012,

di Redazione - il Giornale 08 gennaio 2012

Nessun commento: