lunedì 9 gennaio 2012

Un intervento di Corrado Ocone su Corbellini, la scienza e la cultura italiana

Caro Azzarà, ormai il tuo blog è diventato per me un riferimento, anche perché grazie ad esso scopro articoli che altrimenti perderei. Sempre efficaci, anche se non sempre ovviamente condivisibili, i tuoi commenti. Volevo però correggerti: la linea del “Corriere” non è pro Corbellini, tanto è vero che il giornale avevo pubblicato qualche giorno prima (quando già il pezzo di Boncinelli era arrivato in redazione) una mia nota ferocemente critica nei confronti dello stesso. Al giornale ai collaboratri viene data ampia libertà ed essi sono di ogni ispirazione teorico-politica, da Canfora a Ostellino per intenderci. Se Boncinelli, che è un amico di Corbellini e uno scientista come lui, chiede di recensire un libro, essendo una firma (affermata fra l’altro) del giornale, non può sentirsi dire: “no grazie”. Scusami davvero per questa intrusione e buon anno,
Corrado Ocone

Carissimo, hai ragione nel dire che il Corriere è caratterizzato da un atteggiamento pluralistico. A mio avviso, però, tale atteggiamento è del tutto coerente con una linea politico-culturale fondamentale molto precisa; una linea che ha bisogno, proprio per apparire super partes e metacritica, di dare spazio di tanto in tanto alle diverse posizioni "ideologiche".
Ma questo discorso ci porterebbe lontano e in questo caso sarebbe
fuori luogo. Nello specifico, infatti, tu hai sicuramente ragione perché in questi giorni solo con difficoltà riesco ad aggiornarmi. Ti chiedo perciò di inviarmi la tua nota su Corbellini e anche di poter pubblicare questo scambio.
Stefano G. Azzarà


La nota di Corrado Ocone non è stata molto gradita, ovviamente, dai sostenitori dell'atteggiamento scientista, come dimostra l'intervento a fianco del suo articolo [SGA].

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