Una volta i termini cinema e città evocavano un immaginario chiaro e consolidato. Ora non più. Figure emblematiche della modernità e dei suoi processi caratteristici, la città e il cinema si ritrovano oggi in una complessa fase transitoria, che mette in discussione non solo la natura essenziale della loro struttura, ma soprattutto il senso di questa trasformazione. Ponendo in rapporto i cambiamenti dell'habitat urbano con quelli del panorama mediale contemporaneo, questo libro vuole indagare i territori d'ibridazione tra cinema, video, architettura e arti visive, alla luce delle nuove forme percettive e cognitive, estetiche e tecnologiche emerse nel sistema degli audiovisivi attuali. Immettendosi nella linea dei visual studies contemporanei, il testo ricompone teorie e orientamenti estetici tardo-ottocenteschi e novecenteschi con riflessioni attuali, concentrando l'attenzione sulle forme della sperimentazione artistica: dal cinema delle avanguardie all'underground, dalle arti elettroniche e digitali al web, dallo spot pubblicitario al music video e al Vj'ing. Ruotando intorno al cortocircuito tra "immagini di città" e "città delle immagini", questo lavoro vuole offrire una mappa iconografica della metropoli contemporanea concepita come un repertorio interdisciplinare e intermediale di simboli e immaginari del nostro tempo, utile per riflettere congiuntamente sullo statuto della città, delle arti e dei media e provare ad avvertire le loro evoluzioni.
giovedì 16 febbraio 2012
Estetiche contemporanee e società dei consumi
Parole chiave della nuova estetica, a cura di Riccardo Finocchi e Daniele Guastini, Carocci
Ottantadue voci. Trentotto autori. Attraverso lo sguardo estetico e semiotico di diversi specialisti viene osservato il fenomeno della cosiddetta estetizzazione del quotidiano. Così, a partire da alcuni termini di uso corrente - le parole chiave del titolo - il lettore è sollecitato a riconoscere una nuova dimensione dell'esperienza estetica, derivabile da nuove esigenze della sensibilità, spesso legata alle innovazioni tecnologiche e mediali. Un dizionario della contemporaneità capace di delineare un quadro interpretativo e coerente di ciò che sta accadendo intorno a noi. Una strutturazione testuale simile a un dizionario. Le voci-parole chiave svolgono il ruolo di nodi concettuali significativi attraverso cui delineare una nuova prospettiva estetica, capace di descrivere in modo perspicuo alcuni decisivi fenomeni del quotidiano.
Giacomo Ravesi: La città delle immagini. Cinema, video, architettura e arti visive, Rubbettino
Una volta i termini cinema e città evocavano un immaginario chiaro e consolidato. Ora non più. Figure emblematiche della modernità e dei suoi processi caratteristici, la città e il cinema si ritrovano oggi in una complessa fase transitoria, che mette in discussione non solo la natura essenziale della loro struttura, ma soprattutto il senso di questa trasformazione. Ponendo in rapporto i cambiamenti dell'habitat urbano con quelli del panorama mediale contemporaneo, questo libro vuole indagare i territori d'ibridazione tra cinema, video, architettura e arti visive, alla luce delle nuove forme percettive e cognitive, estetiche e tecnologiche emerse nel sistema degli audiovisivi attuali. Immettendosi nella linea dei visual studies contemporanei, il testo ricompone teorie e orientamenti estetici tardo-ottocenteschi e novecenteschi con riflessioni attuali, concentrando l'attenzione sulle forme della sperimentazione artistica: dal cinema delle avanguardie all'underground, dalle arti elettroniche e digitali al web, dallo spot pubblicitario al music video e al Vj'ing. Ruotando intorno al cortocircuito tra "immagini di città" e "città delle immagini", questo lavoro vuole offrire una mappa iconografica della metropoli contemporanea concepita come un repertorio interdisciplinare e intermediale di simboli e immaginari del nostro tempo, utile per riflettere congiuntamente sullo statuto della città, delle arti e dei media e provare ad avvertire le loro evoluzioni.
Una volta i termini cinema e città evocavano un immaginario chiaro e consolidato. Ora non più. Figure emblematiche della modernità e dei suoi processi caratteristici, la città e il cinema si ritrovano oggi in una complessa fase transitoria, che mette in discussione non solo la natura essenziale della loro struttura, ma soprattutto il senso di questa trasformazione. Ponendo in rapporto i cambiamenti dell'habitat urbano con quelli del panorama mediale contemporaneo, questo libro vuole indagare i territori d'ibridazione tra cinema, video, architettura e arti visive, alla luce delle nuove forme percettive e cognitive, estetiche e tecnologiche emerse nel sistema degli audiovisivi attuali. Immettendosi nella linea dei visual studies contemporanei, il testo ricompone teorie e orientamenti estetici tardo-ottocenteschi e novecenteschi con riflessioni attuali, concentrando l'attenzione sulle forme della sperimentazione artistica: dal cinema delle avanguardie all'underground, dalle arti elettroniche e digitali al web, dallo spot pubblicitario al music video e al Vj'ing. Ruotando intorno al cortocircuito tra "immagini di città" e "città delle immagini", questo lavoro vuole offrire una mappa iconografica della metropoli contemporanea concepita come un repertorio interdisciplinare e intermediale di simboli e immaginari del nostro tempo, utile per riflettere congiuntamente sullo statuto della città, delle arti e dei media e provare ad avvertire le loro evoluzioni.
MODELLI DI CONSUMO
Due libri recenti, «Parole chiave della nuova estetica», a cura di Riccardo Finocchi e Daniele Guastini, e «La città delle immagini» di Giacomo Ravesi si interrogano, da prospettive diverse, sul potere sempre crescente della «sensazione» nella società contemporanea
Vanni Codeluppi il manifesto 2012.02.16 - 12 CULTURA
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