martedì 14 febbraio 2012
Il neoliberismo è risorto in men che non si dica e ha già digerito il Pd
Monti abbassi le tasse aggredendo il moloch statale. Parla Giavazzi
Se l’Italia continua sulla rotta attuale, contrassegnata dalle riforme annunciate e dal sostanziale mantenimento della pace sociale, non c’è pericolo di essere trascinati nel baratro dalla Grecia. Ma, a prescindere da quanto accade ad Atene, la navigazione procederà tranquillamente solo se la crescita nel breve termine non crollerà e se il governo guidato da Mario Monti affronterà un tema a oggi del tutto eluso: la riduzione del peso dello stato nell’economia.
© - FOGLIO QUOTIDIANO di Marco Valerio Lo Prete 14 febbraio 2012
Otto anni dopo la “riflessione inquietante” di Guarino sul bilancio pubblico, l’Italia è schiacciata tra la sua fragilità e insostenibili compiti a casa. Una via per uscirne, senza creare nuove Iri (possibilmente)
Il 6 agosto 2004 il Corriere della Sera pubblica in evidenza un’analisi di Giuseppe Guarino con un titolo che oggi, a quasi otto anni di distanza, appare molto attuale: “Il debito pubblico? Serve una cura choc. E’ il vero freno dell’economia italiana”. Il sommario auspica “un impegno bipartisan per accelerarne la discesa”. Ma è il contenuto che, in alcuni passaggi, fa impressione: “Nel sistema comunitario gli stati membri non sono tenuti ad aiutarsi reciprocamente.
di Antonio Pilati © - FOGLIO QUOTIDIANO 14 febbraio 2012 - ore 10:22
di Alfredo Reichlin l’Unità 14.2.12
di Andrea Martella l’Unità 14.2.12
di Pier Luigi Bersani con una postilla di Eugenio Scalfari Repubblica 14.2.12
di Emanuele Macaluso il Riformista 14.2.12
Elezioni o congresso non sono alle porte: meglio soprassedere
di Federico Geremicca La Stampa 14.2.12
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