mercoledì 15 febbraio 2012

Il Resto del Cretino e la semiotica: come funzionano i media locali quando non ci sono notizie rilevanti e la neve è venuta a noia

Il Resto del Cretino parte 1
A Urbino c'è un gruppo di studenti, l'Assemblea Permanente, che da anni è protagonista di tutte le principali proteste contro il progetto bipartisan di smantellamento dell'Università pubblica e del diritto allo studio. Sono giovani di estrema sinistra, forse un po' confusi (come tutti, oggi), sicuramente rompicoglioni, ma del tutto innocui: semmai, sono loro a prenderle dai fascistelli di turno.
E sono anche sfigati, perché si sono già beccati una multa per interruzione di pubblico servizio su segnalazione di quel carrozzone locale che è l'Ersu (iniziativa per il diritto allo studio presso la mensa) e una denuncia per manifestazione non autorizzata (hanno fronteggiato un presidio di Forza Uova, pensa un po'!).
Il loro buon cuore è testimoniato dall'impegno con il quale, sin dai primi giorni di questa terribile nevicata urbinate, si sono dati da fare con le pale per togliere il ghiaccio e liberare le vecchiette recluse nelle loro abitazioni. Ma proprio negli stessi giorni in cui loro spalavano, con scarso senso dell'opportunità l'amministrazione dell'Università ha avuto la bella idea di riprendersi l'aula autogestita che l'Assemblea aveva ottenuto nel corso di precedenti lotte.
Ovviamente, i ragazzi non l'hanno presa bene e cercheranno di resistere. In un post su facebook, però, uno di loro scrive - forse presumendo troppo dall'intelligenza di alcuni lettori - che aspetteranno lo sgombero "con i badili in mano". Dato il contesto in cui questa frase si calava - quello di un enorme sforzo di solidarietà per aiutare una città in ginocchio - era evidente che quella frase aveva un unico significato: a chi approfitta dell'emergenza per sottrarci un luogo simbolo del diritto allo studio, risponderemo con il nostro lavoro volontario e disinteressato. Una cosa tra il goliardico e il situazionista, del tipo: voi ci sgomberate e noi spaliamo.
Manco a dirlo: il giornale on line del locale Istituto per il giornalismo (che pure in questi giorni tremendi ha svolto un'ottima funzione di informazione anche al di là della sede locale) travisava subito la notizia e scriveva di fantomatiche minacce al Rettore da parte degli studenti. Un pizzico di professionalità nella verifica delle fonti e una telefonata sarebbero bastati per evitare l'equivoco. E invece niente: partono subito le denunce. Come se non bastasse, spiazzato dal grande scoop dei giovani concorrenti, il Resto del Cretino - evidentemente le notizie sulla neve erano ormai venute a noia - si tuffa sulla vicenda e la amplifica ulteriormente, evocando a partire dal nulla la presenza di un clima torbido di intimidazione e mettendo alla gogna gli studenti.
Il Resto del Cretino parte 2
Senza volerlo, ho finito per trovarmi anch'io in mezzo a questa situazione grottesca.
Cazzeggiando allegramente su Facebook con gli studenti dell'Assemblea, li prendevo in giro suggerendo questa soluzione all'ipotesi di sgombero forzato: "Giovani, con la neve che sicuramente vi avanzerà impastate un bel pupazzo con le fattezze di Mauro Magnani [già competitore dell'attuale Rettore alla carica di Magnifico], piazzatelo sulla soglia della C1 e mettetegli a tracolla uno sten. Anche se quest'ultimo sarà di cartone compensato, sono certo che avrà un effetto deterrente formidabile".
Il giorno dopo mi trovo citato sul Cretino come "un ricercatore universitario impegnato in politica" (mancava solo la foto) che alimenta il clima di terrore fomentando la violenza studentesca., in un articolo che spiega persino che "lo sten è un fucile automatico"!
La semiotica è una scienza che insegna a decifrare i segni a partire dal loro contesto. Non tutti sono portati per la scienza e studiare non è un obbligo dopo i 16 anni. Esiste però una semiotica implicita che è costituita dal buon senso ed è quella che nelle persone di media intelligenza, di fronte all'immagine di un pupazzo di neve con un fucile di cartone, fa pensare a una battuta. A uno scherzo, magari non riuscito, a una minchiata, ma non certo a una velata intimidazione.
E' una cosa che capirebbe anche un bambino ma che è sfuggita all'anonimo estensore dell'articolo. Un dubbio rimane, alla fine di questa storia: come vengono selezionati i giornalisti al Resto del Cretino? [SGA].

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