giovedì 22 marzo 2012

Moda e stili di consumo

Tim Edwards: La moda. Concetti, pratiche e politiche, Einaudi

«La moda è il proverbiale vaso di Pandora. Se si solleva il coperchio per esaminarla, colori, tessuti e incantesimi volano via insieme ai loro significati magici, seducenti e persino irritanti, e - per quanto ci si sforzi - è impossibile riuscire a rinchiuderli di nuovo. Proprio in questo risiedono il suo fascino e la sua difficoltà, nell'assenza di parametri, confini o persino limiti». La moda dunque, tutt'altro che un fenomeno futile o superficiale, è una realtà complessa, di enorme rilevanza sociale e individuale, che trova nell'approccio sociologico lo strumento migliore per la sua decifrazione. Dopo una preliminare rassegna critica delle teorie della moda classiche e storicamente piú influenti, il volume prende in considerazione le questioni di genere e sessualità, esplorando i mutevoli significati assunti dalla mascolinità cosí come la costruzione dell'identità femminile. L'autore esamina poi il rapporto tra moda ed età, soffermandosi in particolare sulla cosiddetta «sessualizzazione» o «adultificazione » dell'abbigliamento infantile, sull'ascesa di movimenti sociali come il femminismo e quello per i diritti civili e sulla teoria degli stili sottoculturali. Le riflessioni sulla politica del consumo si accompagnano sempre all'esame degli aspetti storici, politici e di sfruttamento della produzione industriale. La parte finale è dedicata all'avvento della cultura della griffe e della celebrità, esemplificata dall'analisi del fenomeno David e Victoria Beckham in quanto icone globali, nonché da quella della nascita di una nuova forma di soggettività in rapporto all'industria e al consumo della moda.
                  



Il sociologo Edwards nell'universo della moda tra fenomeno economico e culto della celebrità 
MASSIMILIANO PANARARI la Stampa 22/03/2012

Nessun commento: