lunedì 28 maggio 2012
Un convegno su Emanuele Severino a Ca' Foscari
Tutto su Severino, dall'Essere al capitalismo
di Armando Torno
Corriere 28.5.12 da Segnalazioni
Oggi all'Università di Venezia si tiene un incontro preparatorio, con
molti giovani ricercatori, per il convegno di studi «Il destino
dell'essere. Dialogo con (e intorno al pensiero di) Emanuele Severino»,
che si svolgerà domani e dopodomani a Ca' Dolfin. È stato organizzato
dal dipartimento di Filosofia, dove si è formato e insegna un gruppo di
docenti di alto profilo che sono stati, appunto, studenti di Severino.
Non capita, se non raramente, che si organizzi un convegno su un
filosofo vivente, ma per Severino si è fatta un'eccezione. Del resto i
suoi allievi, oltre che da Venezia, giungono da ogni parte d'Italia (da
Milano, Bari, Padova e Verona) e da atenei europei e americani. Non
manca nemmeno un professore che ha insegnato a Pechino. Le due giornate
si chiuderanno con una tavola rotonda (il 30 maggio alle 15) alla quale,
oltre una dozzina di ex allievi della prima generazione, parteciperà lo
stesso protagonista.
Non si tratterà comunque di un incontro «in famiglia». Ci saranno anche
economisti, esperti di diritto, psicologi, eccetera, estranei alla
«covata di Severino». Il quale si sente, al tempo stesso, «stuzzicato» a
proseguire le sue indagini sulla società. Ed esse si dimostrano
particolarmente attuali, avendo egli trattato i rapporti tra
capitalismo, politica e tecnica. Tale incontro offre inoltre la
possibilità di far luce sulla filosofia italiana, nella quale il
dipartimento di Venezia (fondato dal medesimo Severino nel 1970,
allorché lasciò la Cattolica di Milano) ha una posizione di spicco. Di
più: in questo momento — usiamo le sue parole — «la filosofia italiana
non ha nulla da invidiare alle ricerche che si fanno all'estero e i
nostri pensatori, pur con lo svantaggio della lingua, offrono una serie
di contributi degni della massima attenzione».
Emanuele Severino, che è un giovanotto di 83 anni, sta ultimando tre
libri. Stando alle indiscrezioni, che sempre vagolano nel mondo
dell'editoria, sappiamo che uno uscirà da Adelphi alla fine dell'anno
(entrerà a far parte della collana a lui dedicata da questo editore); il
secondo vedrà la luce in autunno da Rizzoli e tratterà di capitalismo e
tecnica; il terzo sarà una intervista edita da La Scuola di Brescia,
dedicata al rapporto tra educazione e pensiero.
A Venezia — ed è l'unico nome che qui ricordiamo — non potrà esserci
purtroppo Italo Valent, scomparso da qualche anno, allievo tra i cari a
Severino, che fra l'altro fu direttore del dipartimento che si appresta a
dar vita all'incontro di Ca' Dolfin. Tutte le sue opere sono in corso
di pubblicazione da Moretti & Vitali. Severino lo ricorda con tre
densi aggettivi: «Dolce, profondo, originale».
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