giovedì 26 luglio 2012
Ripubblicato da Marsilio "I letterati e lo sciamano" di Elemire Zolla
Risvolto
Una morfologia delle civiltà indiane d'America è assai più di una mera
registrazione storica della conquista coloniale di quel continente
negli ultimi cinque secoli, del tentativo sistematico da parte bianca
di ripulsa e oblio dei forzieri di una sapienza atavica, che nessuna
indagine etnologica aveva mai colto nel profondo né voluto immettere
nei repertori della cultura dominante. Nel lontano 1969 Elémire Zolla
ricostruiva ne I letterati e lo sciamano la tregenda subìta
dagli Indiani ma anche la sfaccettata ricchezza simbolica e metafisica
di una vita tradizionale inscritta sciamanicamente tra la terra e il
cielo. Lo fece esumando per la prima volta testimonianze e scritti,
talvolta eccelsi, degli stessi Indiani, che negli ultimi cento anni si
sono conquistati un posto di assoluta eminenza nella letteratura
americana. Questa ristampa dell'opera, salutata al tempo in
Nord-America come una rivelazione, è arricchita da una congerie di
scritti zolliani del ventennio 1968-1988 dove spicca la trascinante
vicenda del narratore antropologo Carlos Castaneda alle prese con il
maestro yaqui che lo inizia al potere magico nei deserti del Nuovo
Messico.
CORRIERE DELLA SERA del 25/7/2012
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