venerdì 20 luglio 2012
Un confronto tra Kelsen e Schmitt
Alessio Musio: Etica della sovranità. Questioni antropologiche in Kelsen e Schmitt, Vita e Pensiero
Risvolto
C'è qualcosa di effettivamente tragico nella
vicenda della sovranità di cui ci hanno parlato, sia pure in modi
opposti, Kelsen e Schmitt, se è vera l'interpretazione che non c'è e non
è possibile nessun soggetto della sovranità. Del resto, Kelsen ha
sempre negato la sovranità con la stessa forza con cui Schmitt l'ha
invece rivendicata e affermata. Ma che significato ha il loro percorso
giuridico-politico sul piano etico e antropologico? E in che termini si
può parlare di un'etica della sovranità, nella misura in cui una tale
espressione allude a qualcosa di positivo e, dunque, di radicalmente
incompatibile con quella mancanza che la riflessione di Kelsen e Schmitt
avrebbe voluto testimoniare? L'idea di un'etica della sovranità è, in
effetti, a portata di mano se si riflette adeguatamente sull'immagine
classica dell'etica che ne rinviene l'oggetto nell'onere in quanto tale.
E però si impone di forza l'interrogativo su come possa essere
possibile la sovranità nell'esperienza degli uomini, data la sua
dimensione relazionale e l'impossibilità di governare in senso assoluto
il corso dell'azione umana.
PALANO DAMIANO, AVVENIRE del 14/7/2012 a pag. 25
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