mercoledì 7 novembre 2012

Il padre della catastrofe

In nome dello Stato
Ludwig Von Mises: In nome dello Statoprefazione di Lorenzo Infantino; traduzione di Enzo Grillo, Rubbettino, pagg. 212, euro 12, 90

Risvolto

Ludwig von Mises, l'autore di questo libro, è stato uno dei grandi liberali del Novecento. Figlio della Grande Vienna, è stato maestro di Friedrich A. von Hayek e di tanti altri giovani che, dopo la Grande Guerra, si sono trovati a cercare un orientamento culturale e politico. In fuga dal nazismo, Mises si è dapprima rifugiato a Ginevra e poi a New York. "In nome dello Stato" fa parte degli scritti del periodo ginevrino, che precede e segue di poco lo scoppio della Seconda guerra mondiale. È un documento, tramite cui è possibile "rileggere" uno dei momenti più tragici della storia d'Europa. È un testo agile, in cui una prosa nitida e diretta getta luce sull'incubazione del nazismo, sui suoi legami con la cultura interventistica dei prevalenti circoli accademici tedeschi. Dopo la conquista del potere da parte di Lenin, Mises aveva mostrato come l'impossibilità del calcolo economico, in regime di pianificazione, avrebbe portato al crollo del comunismo. Ed è toccato a lui fornirci una delle più immediate e penetranti analisi del nazismo, che non è stato una "terza soluzione" fra capitalismo e comunismo. La cooperazione sociale si può svolgere in maniera volontaria: la via intrapresa dalle società libere. E si può svolgere in maniera coercitiva: con la pianificazione comunista o con un generalizzato sistema di interventi autoritativi. Nel caso dell'interventismo, la proprietà privata non viene formalmente soppressa, ma viene svuotata di contenuto. Prefazione di Lorenzo Infantino. 

L'inedito del grande economista liberale. Il risentimento verso imprenditori e capitalisti danneggia tutti e spalanca le porte agli abusi di potere 

Ludvig von Mises il Giornale Mar, 06/11/2012

IL GIORNALE del 6/11/2012
ECCO PERCHE' E' STUPIDO ODIARE I RICCHI (GNOCCHI ALESSANDRO) a pag. 1

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