giovedì 21 marzo 2013
Bibliomanie
Risvolto
"Fondare biblioteche" diceva Marguerite Yourcenar "è ancora un po' come
costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello
spirito". Da sempre, ogni biblioteca è un baluardo alla decadenza, un
simbolo concreto con cui opporsi alla volgarità del presente. "Lo
scaffale infinito" è un racconto che si snoda su un arco di oltre sei
secoli, tra collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo. È un
viaggio che annulla i confini di tempo e spazio: dall'umanesimo toscano
al mondo globalizzato del terzo millennio, attraverso l'Europa
rinascimentale e la Russia degli zar, gli Stati Uniti dell'esplosiva
crescita economica di fine Ottocento e la sciagurata parentesi nazista.
Incontriamo figure immense della storia letteraria, come Francesco
Petrarca, con la sua straordinaria collezione di manoscritti e l'amore
smisurato per Virgilio; personaggi più oscuri ma non meno importanti,
come Hernando Colon, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, e Monaldo
Leopardi, padre non amato di Giacomo; potenti cardinali come Federigo
Borromeo e Mazarino, industriali dalle ricchezze favolose e attori
squattrinati, come i primi stampatori di Shakespeare, inconsapevoli
dell'eredità che avrebbero lasciato al mondo. A chiudere il cerchio,
vero e proprio nume tutelare dell'amore per i libri, Umberto Eco,
emblema di eclettismo ed esempio concreto dell'utopica "biblioteca
universale" di cui favoleggiava Borges.
Luigi Mascheroni - il Giornale Gio, 21/03/2013
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