venerdì 29 marzo 2013
La fondazione biblica della politica in Michael Walzer
Risvolto
Pur essendo un libro eminentemente religioso, e
benché non proponga una teoria politica, la Bibbia ebraica parla spesso
di capi e di leggi, di aspri conflitti interni e di guerre tra nazioni,
di questioni di autorità e di politica, di critiche mosse pubblicamente
al governo e agli strati sociali dominanti. Tutto ciò all'ombra di un
Dio onnipotente. Di qui consegue una serie speciale di domande a cui ci
si trova davanti nel caso della Bibbia: quale spazio può esservi per la
politica quando chi governa in ultima istanza è Dio? In altre parole, in
una nazione che vive sotto la dominazione divina e la protezione di
Dio, quale spazio resta al processo decisionale guidato da assennatezza e
prudenza? Com'è compreso il tempo, come viene usato il passato e come
s'immagina il futuro? Quand'è giusto muovere guerra? L'assolutismo
religioso favorisce il fanatismo e la guerra santa oppure l'accordo e la
pace? Queste sono alcune delle domande che guidano un celebre teorico
della politica in un'analisi sottile e avvincente dei testi biblici.
L'INTERVISTA
Davide G. Bianchi Avvenire 27 marzo 2013
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