domenica 28 aprile 2013
Un libro di Aldo Masullo
Risvolto
Il pensiero è un ininterrotto gioco di domande e
di risposte. Ognuno di noi, quando è solo, riesce a pensare perché
dialoga con se stesso. Si pone domande, si dà risposte, obietta ad esse,
ripropone le domande con le modifiche suggerite dalle obiezioni. Il
dialogo tra due, o più, interlocutori è la dialogicità incarnata in una
"corrente" di parole sonanti. Perché dunque i problemi estremi del
pensiero umano non dovrebbero appunto nella forma del dialogo trovare la
naturale sede del proprio essere discussi, insomma pensati? Il dialogo è
la situazione umana in cui irrompe la filosofia. Che senso hanno allora
i dialoghi scritti? Essi sono le trascrizioni autentiche del dialogo
interiore dell'autore nella sua solitudine, per lo più affollata di
fantasticati personaggi come, questa volta, un Benedetto papa e il
principe Amleto, Giordano Bruno e un procuratore di Stato, Eraclito e un
vecchio orologiaio. In effetti, mostrare il libero esercizio
dell'intima dialogicità è un amichevole, provocante invito ad altri a
esercitarlo in proprio.
FILOSOFO MORALE
Giovanni Ruggiero
Avvenire 27 aprile 2013
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