venerdì 24 maggio 2013

Nazione come discorso?


La questione nazionale pare ridotta a narrazione vendoliana funzionale al potere [SGA].

Aru Silvia, Deplano Valeria (Cur.): Costruire una nazione. Politiche, discorsi e rappresentazioni che hanno fatto l'Italia, Ombre Corte

Risvolto
Che cos'è l'Italia? Che cosa significa essere italiano? E chi decide chi lo è o non lo è? Queste, in sostanza, le domande di fondo, per nulla retoriche nel rarefarsi dello Stato-nazione, a cui intende rispondere l'originale lavoro collettivo presentato in questo volume. Dall'inclusione delle terre irredente ai propositi di rigenerazione nazionale del fascismo, dalle politiche migratorie a quelle sull'immigrazione degli ultimi decenni, dagli anni del boom economico al consumismo degli anni Novanta del Novecento, lo Stato e la nazione assumono significati che vengono costantemente messi in discussione, ridefiniti e modificati in relazione a specifiche esigenze politiche, economiche e sociali del momento. Seguendo le sollecitazioni offerte dall'idea di nazione in quanto frutto di un processo di costruzione, invenzione e costante ridefinizione, i saggi qui raccolti intendono spostare l'attenzione su quelle costruzioni discorsive (narrazioni, simboli, personaggi e comportamenti di solito registrati in modo acritico) che contribuiscono a tracciare i confini e i caratteri dell'Italia e dell'italianità, per analizzare come la loro produzione sia legata a dispositivi e istituzioni di potere. Vengono quindi analizzati i diversi prodotti culturali per interrogarne il senso, il contesto in cui sono utilizzati e le ricadute sociali e politiche.

le curatrici
Silvia Aru è assegnista di ricerca presso il Politecnico di Torino e collabora con le Università di Cagliari e di Firenze. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Territori e lingue in Diaspora. Italiani a Vancouver (Pacini, 2011). È membro della redazione della "Rivista Geografica Italiana".
Valeria Deplano è cultrice della materia e collabora con l'insegnamento di Storia del mondo contemporaneo presso l'Università degli Studi di Cagliari. Ha scritto diversi articoli di storia del colonialismo italiano, con particolare attenzione alla cultura coloniale del periodo fascista e alle sue ricadute nell'Italia repubblicana. 



ARTICOLO il manifesto 2013.05.24 - 11 CULTURA Sara Borriello

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