lunedì 8 luglio 2013
Ripubblicati i dialoghi zen di Ferruccio Masini
Risvolto
Una serie di brevi dialoghi Zen scritti
da uno dei maggiori germanisti italiani – ma anche poeta, pittore e
accademico inquieto – che rappresentano una vera e propria sfida al
pensiero filosofico occidentale, il tentativo di sconvolgerne gli
automatismi e di forzarne le chiusure. Ironici e irriverenti, qualità
che si adattano allo Zen, I koan di Masini non sono un gioco
intellettuale o un esercizio di stile. Piuttosto una sorta di breviario
paradossale, una piccola guida al «pensiero che non è pensiero» e,
soprattutto, una risposta alla necessità profonda di interrogarsi e
comprendersi attraverso le parole ma al di là di esse, svuotandole e
aprendole a nuovi possibili significati. Dato alle stampe appena due
mesi prima della morte del suo autore, Pensare il Buddha non è
nemmeno il frutto di un’estrema deriva mistica, ma il compimento di un
percorso intellettuale e il testamento umano e filosofico un
protagonista imprevedibile e irregolare della nostra cultura.
Ferruccio Masini (Firenze, 1928 – 1988)
Germanista, allievo a Friburgo di Martin Heidegger e di Eugen Fink,
Masini comincia il suo lavoro di studioso su posizioni marxiste
ortodosse per sperimentare poi le chiavi interpretative più diverse:
teologia e mistica, psicanalisi, filosofia, Zen, musica, arti
figurative, scienza. È stato poeta (Il sale dell’avventura, 1979; Allegro feroce, 1985; Per le cinque dita, 1986), aforista (Aforismi di Marburgo, 1983) e autore di un romanzo autobiografico (La vita estrema,
1985). Ha tradotto, tra gli altri Celan, Jaspers, Hoffmann e gran parte
delle opere di Nietsche per Adelphi. Si è dedicato al Teatro e alla
pittura, firmando i suoi quadri con lo pseudonimo di Salins. Tra i suoi
saggi ricordiamo La via eccentrica (1986) e Lo scriba del caos (1978) su Friederich Nietsche.
Torna in libreria "Pensare il Buddha" di Ferruccio Masini. Germanista e marxista, dialogò con la Nuova destra
Marino Freschi - il Giornale Sab, 06/07/2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento