Risvolto
Nel corso della sua vita Voltaire scrisse 178
lettere in italiano a vari destinatari: si va da alcuni dei più grandi
artisti nostrani, primo fra tutti Goldoni, a illustri accademici oggi
dimenticati, dalla nipote (e amante) Marie Denis a diversi ecclesiastici
di ogni ordine e grado: primi fra tutti i pontefici Benedetto XIV e
Clemente XIII. Sono testi di varia natura, sempre di grande interesse,
che si tratti dei biglietti erotici e amorosi consegnati
clandestinamente alla Denis o delle missive spedite a cardinali,
letterati, principi, conti e filosofi. Su tutti si impongono le epistole
inviate a papa Benedetto XIV, dalle quali emerge non solo una
innegabile stima reciproca ma soprattutto una voce di Voltaire a dir
poco sorprendente, che in queste pagine risuona distintamente cattolica.
L’arguto
e agile libro di Gurrado – che presenta la prima raccolta completa di
queste lettere – è arricchito da ampi contributi dedicati al rapporto
tra Voltaire e l’Italia e all’uso della nostra lingua nei suoi scritti
poetici e scientifici.
L'AUTORE
Antonio Gurrado è nato in provincia di
Bari il 9 dicembre 1980. È assegnista in Storia della filosofia
dell’Illuminismo presso l’Università di Pavia e ha curato diverse opere
di Voltaire per l’edizione completa pubblicata dalla Voltaire Foundation
(University of Oxford). Collabora con il quotidiano «Il Foglio» e il
settimanale «Tempi».
ILLUMINISMO
Voltaire, allievo dei gesuiti ma cattolico per vanità
Andrea Galli Avvenire 5 luglio 2013
ILLUMINISMO
Voltaire, allievo dei gesuiti ma cattolico per vanità
Andrea Galli Avvenire 5 luglio 2013
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