mercoledì 2 ottobre 2013
Un atto di contrizione che non finirà mai
Miliband, sfida nel nome del padre “Marxista? Sì, ma un vero patriota”
Il Daily Mail attacca il papà del leader laburista. Ed è bufera
di Enrico Franceschini Repubblica 2.10.13
LONDRA — «Quest’uomo odiava la Gran Bretagna». Il titolo del Daily Mail
di sabato parlava chiaro, ma la foto accanto all’articolo non ritraeva
un terrorista, un nemico straniero o Adolf Hitler: bensì Ralph Miliband,
storico marxista di origine ebraica, emigrato in Inghilterra per
sfuggire all’Olocausto e padre di Ed, l’attuale leader del partito
laburista. Perché il professor Miliband, scomparso nel 1994, ce
l’avrebbe tanto avuta con il proprio paese adottivo? Perché era
comunista, e dunque detestava tutte le istituzioni del regno: la regina,
la Chiesa anglicana, l’esercito, afferma il quotidiano conservatore,
aggiungendo che il figlio Ed, ora accusato di voler riportare il Labour e
(se vincesse le elezioni del 2015) il Regno Unito al socialismo, ha
ereditato dal padre un’ideologia anti-britannica, anti-patriottica.
Di attacchi velenosi destra e sinistra se ne scambiano anche qui,
seppure in genere più civilmente che altrove. La sparata del tabloid
londinese ha tuttavia provocato una rabbiosa reazione da parte di Ed
Miliband. Il figlio è sceso in campo per difendere la memoria del padre,
con un articolo inviato al Mail:«La Gran Bretagna ha salvato la vita a
mio padre, dandogli asilo dai campi di concentramento del Terzo Reich. E
mio padre ha ricambiato andando a combattere per la Gran Bretagna
appena ottenuta la cittadinanza, aveva vent’anni e c’era anche lui fra
le truppe che parteciparono allo sbarco in Normandia, combattendo contro
i nazisti. Mio padre amava la Gran Bretagna. E io amavo mio padre e
sono orgoglioso di lui. È vile cercare di infangare i morti». La sua
morale: si può essere stati comunisti ed essere ugualmente patrioti.
Il Daily Mail ha pubblicato ieri la replica di Miliband. Ma ci ha messo
vicino lo stesso articolo di sabato, con un titolo ancora più duro: «Lo
ripetiamo, quest’uomo odiava davvero la Gran Bretagna ». E in un
editoriale la direzione del giornale si «rifiuta di chiedere scusa» al
leader laburista, definendo gli insegnamenti che Ed ha ricevuto dal
padre come una «eredità diabolica», contraria a tutto ciò in cui crede
l’inglese medio: «E’ troppo facile dimenticare che il marxismo fornì la
filosofia a un regime mostruoso come quello dell’Urss, e che Ralph
Miliband, marxista convinto fino all’ultimo dei suoi giorni, avrebbe
voluto una rivoluzione della classe operaia anche nel nostro paese». Ed
chiude la polemica: «Invece di riconoscere il proprio errore, ilMail
insiste. Si scredita da solo». Ma alla Bbc per tutto il giorno non si
parla d’altro. E a sera il vice-premier Nick Clegg, leader del partito
liberaldemocratico, alleato dei conservatori del premier David Cameron
nella coalizione di governo, prende le distanze dal tabloid: «Esprimo
tutto il mio sostegno a Ed Miliband». La memoria di un padre non si
tocca, anche se è il padre di un avversario politico.
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