giovedì 8 maggio 2014
L'Occidente e l'idea di Occidente resistono al declino
Lucian Boia: Fine
dell’Occidente? Verso il mondo di domani, Ediesse, Roma, 116 pagg., euro 12
Risvolto
Ultimo lavoro dello storico Lucian Boia, questo volume svolge un’analisi
del ruolo capitale che ha avuto e che certamente, secondo l’autore,
continua ad avere l’Occidente, in prima istanza soprattutto europeo ma
anche traslato oltreoceano, negli Stati Uniti.
Nella successione dei capitoli che compongono il volume, Lucian Boia
tiene le redini di un discorso molto ampio, ripercorrendo secoli di
storia europea e universale, nel tentativo di rispondere al quesito
basilare: l’Occidente ha perso o no il ruolo di motore del mondo? Quali
saranno in futuro i rapporti e gli equilibri tra le potenze mondiali,
ora che il miracolo occidentale è finito come fase storica?
Il punto di partenza dell’autore è l’osservazione di un semplice dato di
fatto: il futuro rimane imprevedibile, non solo in quanto tale, ma
soprattutto perché viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti,
affascinante o sconcertante in base alla percezione e al grado di
adattabilità di ciascun individuo. Una storia si conclude e un’altra
prende forma.
Non è la fine del mondo, ma qualcosa che in un certo modo le assomiglia:
è la fine di un mondo quella che Boia ci racconta attraverso i successi
e le cadute, gli eccessi e le evoluzioni che, nel bene e nel male,
hanno reso l’Occidente un nucleo centrale della storia dell’uomo.
Intervista ad Antonio Cantaro
Paolo Ercolani, Critica Liberale
paolo ercolani
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento