mercoledì 1 ottobre 2014
Bilancio critico della modernità o apologia?
Non è l'appagamento naturalistico per l'esistente l'alternativa al postmoderno. Come invece sembrerebbe da questa recensione [SGA].
Lia Celi, Andrea Santangelo: Mai stati meglio. Guarire da ogni malanno con la storia, Utet 2014, pagine 236, € 12
Risvolto
Addio ansiolitici, antidepressivi e fiori di Bach, bye bye
strizzacervelli e guru motivazionali: il rimedio più efficace ed
economico per i disturbi che tormentano corpo e anima dell’uomo moderno
si chiama Storia. Basta scorrere i secoli passati per capire che, a
dispetto di quel che vuol farci credere un’informazione chiassosa e
piagnona, stiamo vivendo uno dei momenti più positivi, confortevoli e
ricchi di opportunità dall’apparizione dell’uomo sulla Terra: rendersene
conto significa sentirsi già meglio. Questo libro insegna a usare la
Storia come un armadietto dei medicinali a costo zero e a effetto rapido
per fronteggiare e ridimensionare i malanni più vari, dall’emicrania
all’eterno mal di fegato a certe disfunzioni intime, e ritrovare la
gioia di vivere nel presente. Quindi, bando al pessimismo: ringraziamo
la nostra fortuna sfacciata e rimbocchiamoci le maniche perché in un
futuro molto prossimo tutti gli abitanti della Terra possano dire, come
noi oggi: «non siamo mai stati meglio».
Celi e Santangelo, Flynn: doppia sfida al catastrofismo e al postmoderno
Antonio Carioti La Lettura
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