mercoledì 22 ottobre 2014
Tradotto il libro di Reichel-Dolmatoff sugli indigeni dell'amazzonia
Risvolto
Nell'antropologia del Novecento spiccano due
libri anomali e fascinosi, che si fondano sulla testimonianza di un
unico informatore: "Dio d'acqua" di Marcel Griaule e "II cosmo
amazzonico" di Gerardo Reichel-Dolmatoff. Come il vecchio Ogotemmeli
aprì a Griaule le prospettive stupefacenti della cosmologia e della
metafisica dogon, così Antonio Guzmán (ma il suo vero nome era Miru Púu)
introdusse Reichel-Dolmatoff alla dottrina della sua tribù, i Desana, e
al tempo stesso gli svelò il complesso edificio del "cosmo amazzonico".
Centrale, in quelle concezioni, e sottilmente elaborato, è tutto ciò
che si connette alla caccia e al rapporto con gli animali. Solo
all'interno di quei fatti si potrà delineare la figura e la funzione
dello sciamano, punto di equilibrio precario e sempre rinnovato per il
mondo della foresta amazzonica. Attraverso le parole di Miru Púu e le
rigorose analisi di Reichel-Dolmatoff un imponente e in larga parte
ignoto territorio di pensieri, di credenze e di emozioni si svela ai
nostri occhi.
Adelphi traduce in italiano l'opera di uno dei massimi etnologi del Novecento, l’austriaco Gerardo Reichel-Dolmatoff, sul simbolismo dei popoli indigeni
Antonello Colimberti 22 ottobre 2014 Europa
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