Ed è principalmente responsabilità nostra, questo delirio [SGA].
Gioele Magaldi: Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges, Chiarelettere pagg. 656, € 19
Risvolto
Massoni.
Società a responsabilità illimitata è la prima inchiesta a far luce,
con documenti inediti, testimonianze e storie, sui rapporti segreti o
abilmente dissimulati tra la massoneria internazionale e il potere
politico, religioso, economico, mediatico del nostro paese. Scritto a
quattro mani da un giornalista d'inchiesta e da un personaggio in primo
piano dell'establishment libero muratorio, coniuga il passo inclazante
del libro d'inchiesta con l'autorevolezza di chi della massoneria
conosce, dal di dentro, tradizioni e segreti conservati in documenti
riservatissimi.
Grembiulini al comando “Il mio album segreto con i grandi massoni d’Italia e del mondo”
Lo sconcertante libro di Gioele Magaldi sulle superlogge che governano il pianeta: sarebbero stati iniziati anche molti vip della nostra politica Il capo dello Stato sarebbe stato iniziato nel 1978 alla Ur-Lodge conservatrice Three Eyes, potentissima Mario Draghi invece vanta l’affiliazione a ben 5 superlogge
di Gianni Barbacetto e Fabrizio d’Esposito il Fatto 19.11.14
Esistono
i massoni e i supermassoni, le logge e le superlogge. Gioele Magaldi,
quarantenne libero muratore di matrice progressista, ha consegnato
all’editore Chiarelettere (che figura tra gli azionisti di questo
giornale) un manoscritto sconcertante e che sarà presentato domani sera
alle 21 a Roma, a Fandango Incontro. Il libro, anticipato ieri dal sito
af faritaliani.it , è intitolato Massoni società a responsabilità
illimitata, ma è nel sottotitolo la chiave di tutto: La scoperta delle
Ur-Lodges. Magaldi, che anni fa ha fondato in Italia il Grande Oriente
Democratico, in polemica con il Grande Oriente d’Italia, la più grande
obbedienza massonica del nostro Paese, in 656 pagine apre ai profani un
mondo segreto e invisibile: tutto quello che accade di importante e
decisivo nel potere è da ricondurre a una cupola di superlogge
sovranazionali, le Ur-Lodges, appunto, che vantano l’affiliazione di
presidenti, banchieri, industriali. Non sfugge nessuno a questi
cenacoli. Le Ur-Lodges citate sono 36 e si dividono tra progressiste e
conservatrici e da loro dipendono le associazioni paramassoniche tipo la
Trilateral Commission o il Bilderberg Group. Altra cosa infine sono le
varie gran logge nazionali, ma queste nel racconto del libro occupano un
ruolo marginalissimo. Tranne in un caso, quello della P2 del Venerabile
Licio Gelli.
I documenti che mancano sono a Londra, Parigi e New York
Prima
però di addentrarci nelle rivelazioni clamorose di Massoni è d’obbligo
precisare, come fa Laura Maragnani, giornalista di Panorama che ha
collaborato con Magaldi e ha scritto una lunga prefazione, che l’autore
non inserisce alcuna prova o documento a sostegno del suo libro, frutto
di un lavoro durato quattro anni, nei quali ha consultato gli archivi di
varie Ur-Lodges. Tuttavia, come scrive l’editore nella nota iniziale,
in caso di “contestazioni” Magaldi si impegna a rendere pubblici gli
atti segreti depositati in studi legali a Londra, Parigi e New York.
Detto questo, andiamo al dunque non senza aver specificato che tra le
superlogge progressiste la più antica e prestigiosa è la Thomas Paine
(cui è stato iniziato lo stesso Magaldi) mentre tra le neoaristocratiche
e oligarchiche, vero fulcro del volume, si segnalano la Edmund Burke,
la Compass Star-Rose, la Leviathan, la Three Eyes, la White Eagle, la
Hathor Pentalpha. Tutto il potere del mondo sarebbe contenuto in queste
Ur-Lodges e finanche i vertici della fu Unione Sovietica, a partire da
Lenin per terminare a Breznev, sarebbero stati superfratelli di una
loggia conservatrice, la Joseph de Maistre, creata in Svizzera proprio
da Lenin. Può sembrare una contraddizione, un paradosso, ma nella
commedia delle apparenze e dei doppi e tripli giochi dei grembiulini può
finire che il più grande rivoluzionario comunista della storia fondi un
cenacolo in onore di un caposaldo del pensiero reazionario. In questo
filone, secondo Magaldi, s’inserisce pure l’iniziazione alla Three Eyes,
a lungo la più potente Ur-Lodges conservatrice, di Giorgio Napolitano,
attuale presidente della Repubblica e per mezzo secolo esponente di
punta della destra del Pci: “Tale affiliazione avvenne nello stesso anno
il 1978, nel quale divenne apprendista muratore Silvio Berlusconi. E
mentre Berlusconi venne iniziato a Roma in seno alla P2 guidata da Licio
Gelli nel gennaio, Napolitano fu cooptato dalla prestigiosa Ur-Lodge
sovranazionale denominata Three Architects o Three Eyes appunto
nell’aprile del 1978, nel corso del suo primo viaggio negli Stati
Uniti”.
Altri affiliati: Papa Giovanni XXIII, Bin Laden e l’Isis, Martin Luther King e i Kennedy
C’è
da aggiungere, dettaglio fondamentale, che nel libro di Magaldi la P2
gelliana è figlia dei progetti della stessa Three Eyes, quando dopo il
‘68 e il doppio assassinio di Martin Luther King e Robert Kennedy, le
superlogge conservatrici vanno all’attacco con una strategia universale
di destabilizzazione per favorire svolte autoritarie e un controllo più
generale delle democrazie. “Il vero potere è massone”. E descritto nelle
pagine di Magaldi spaventa e fa rizzare i capelli in testa. Dal
fascismo al nazismo, dai colonnelli in Grecia alla tecnocrazia dell’Ue,
tutto sarebbe venuto fuori dagli esperimenti di questi superlaboratori
massonici, persino Giovanni XXIII (“il primo papa massone”), Osama bin
Laden e il più recente fenomeno dell’Isis. In Italia, se abbiamo evitato
tre colpi di Stato avallati da Kissinger lo dobbiamo a Schlesinger jr.,
massone progressista.
L’elenco di tutti gli italiani attuali spiccano D’Alema, Passera e Padoan
Il
capitolo finale è un colloquio tra Magaldi e altri confratelli
collaboratori con quattro supermassoni delle Ur-Lodges. Racconta uno di
loro, a proposito del patto unitario tra grembiulini per la
globalizzazione: “Ma per far inghiottire simili riforme idiote e
antipopolari alla cittadinanza, la devi spaventare come si fa con i
bambini. Altrimenti gli italiani, se non fossero stati dei bambinoni
deficienti, non avrebbero accolto con le fanfare i tre commissari
dissimulati che abbiamo inviato loro in successione: il fratello Mario
Monti, il parafratello Enrico Letta, l’aspirante fratello Matteo Renzi”.
Per non parlare del “venerabilissimo” Mario Draghi, governatore della
Bce, affiliato a ben cinque superlogge. Ecco l’elenco degli italiani
nelle Ur-Lodges: Mario Draghi, Giorgio Napolitano, Mario Monti, Fabrizio
Saccomanni, Pier Carlo Padoan, Massimo D’Alema, Gianfelice Rocca,
Domenico Siniscalco, Giuseppe Recchi, Marta Dassù, Corrado Passera,
Ignazio Visco, Enrico Tommaso Cucchiani, Alfredo Ambrosetti, Carlo
Secchi, Emma Marcegaglia, Matteo Arpe, Vittorio Grilli, Giampaolo Di
Paola, Federica Guidi. Berlusconi, invece, avrebbe creato una Ur-Lodge
personale, la Loggia del Drago. Bisognerà aspettare le “contestazioni”,
per vedere le carte di Magaldi.
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