Anche Q era prevalentemente un romanzo di genere e avventuroso, nonostante le pretese filosofico-politiche. E nonostante molti abbiano finito per crederci e si siano identificati, allo stesso modo in cui da bambini ci immedesimavamo in Tex Willer [SGA].
Carlo A. Martigli: La congiura dei potenti, Longanesi, pagg. 340, euro 14,90
Risvolto
Worms, 1521. Costretto dall'imperatore ad
abiurare le sue tesi eretiche, Lutero si rifiuta e difende la propria
critica radicale alla decadenza della Chiesa di Roma. Esposto alle
minacce più diverse, Lutero - grazie ad abili sotterfugi orditi a sua
insaputa - trova rifugio presso l'uomo più potente della Germania e,
probabilmente, dell'intera Europa. L'uomo è il banchiere Jacob Fugger,
il "re di danari", l'artefice della carriera di tutti i potenti
d'Europa, dal papa allo stesso imperatore. E Fugger ha molte ragioni per
far sì che Lutero sopravviva e, soprattutto, che esegua la sua
volontà... Ma a casa Fugger arriva anche un uomo dal passato tormentato e
con un incarico segreto. L'uomo è Paolo de Mola e a ostacolare i suoi
piani, e quelli del suo misterioso mandante, non saranno le rivolte
contadine di Thomas Müntzer, né gli intrighi di potere. Sarà l'amore,
quello proibito e clandestino per la bella e giovane moglie di Fugger,
Sibylle... È il momento in cui la Chiesa da un lato e Lutero dall'altro
devono scegliere tra il potere e il popolo. Sceglieranno entrambi il
potere. È il momento in cui il potere assume la forma non delle armi né
della fede, ma quella che dura ancor oggi: quella del denaro. È il
momento in cui, per Paolo de Mola, diventare uomo significa combattere
contro tentazioni e forze sconosciute.
Luca Crovi - il Giornale Lun, 10/11/2014
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